Premio Andersen 2022: miglior libro 0/6 anni La quarantunesima edizione

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Il mondo a testa in giù di Mario Ramos – trad. Tanguy Babled, Babalibri
Per aver segnato l’esordio di un grande autore, che ci insegna a guardare il mondo a testa in giù. Per l’inatteso di ogni illustrazione, per la profonda leggerezza di una storia di crescita e cambiamento. Per un viaggio impossibile e sorprendente, che invita a stare nel mondo, insieme agli altri, senza rinunciare a noi stessi.

La recensione di Mara Pace su Andersen n. 390 (marzo 2022):
Nel 2021, in occasione del Ramos Day, Francesca Archinto di Babalibri aveva anticipato l’uscita per l’anno successivo di Le monde à l’envers, libro d’esordio dell’autore di Sono io il più forte, Il piccolo Ghirighiri e di tanti altri titoli. La promessa è stata mantenuta e, in occasione del Ramos Day 2022, è arrivato in Italia il primo albo illustrato di Mario Ramos (1958-2012), che già contiene in sé molti elementi della poetica dell’autore: il suo amore per il ribaltamento, la sorpresa, l’inatteso. Il tratto non è ancora definito, ma riconosciamo subito il suo talento, che gli permette di affrontare con leggerezza, giocando a stupire il lettore, tematiche anche molto complesse. Il mondo a testa in giù è un libro che si presta a tante possibili letture, perché racconta qualcosa che almeno una volta abbiamo sperimentato tutti, un senso di inadeguatezza nei confronti della realtà. Il protagonista si chiama Remì e – come l’autore dichiara nell’incipit – “non è un topolino come gli altri”. Sta a testa in giù, vede tutto a rovescio, persino i genitori. “Ai suoi occhi il mondo era sottosopra”. Ramos interpreta letteralmente questa espressione e ci mostra il topolino in contesti di vita quotidiana, dove però soltanto lui è dritto: tutto quello che lo circonda, come recita il titolo dell’albo, è a testa in giù. Remì si adatta a questo spazio sottosopra, non cerca di cambiare, eppure capiamo che è insoddisfatto: quando a scuola raccontano che il mondo è rotondo, Remì decide – senza nemmeno darsi il tempo di ascoltare fino in fondo la spiegazione del maestro – di raggiungere la parte opposta del mondo nella speranza di trovare altre “persone come lui”. Il cuore del libro risiede proprio in questo viaggio a rovescio, attraverso precipizi, giungle e deserti. Remì è sempre più felice. Quando incontra un uomo che medita a testa in giù crede di essere arrivato alla fine del viaggio e cerca di raggiungerlo, ma nel farlo precipita, cade nel cielo vuoto, senza più alcun punto di riferimento, e alla fine sviene. Al risveglio il mondo si è capovolto e Remì sta per nascere una seconda volta, questa volta a testa in su. Però conserva qualcosa del suo mondo ribaltato, che invece di separarlo dagli altri diventa un ponte per stare con loro.

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