Premio Andersen 2021: Miglior libro 0/6 anni La quarantesima edizione

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Io sono foglia di Angelo Mozzillo – ill. di Marianna Balducci, Bacchilega Junior
Per la profonda delicatezza con cui gli autori hanno dato vita a un insolito e felice progetto editoriale. Per la precisione e la delicatezza con la quale raccontano gli stati d’animo, spesso confusi e contrastanti, che i piccoli attraversano. Per tavole raffinate e brillanti che coniugano trepida grazia e lieve ironia.

 

La recensione di Daniela Carucci su Andersen n.376 (ottobre 2020):
La prima foglia è stata in un bosco d’autunno o, forse, erano tante. Un gioco che mi è sempre piaciuto: raccogliere foglie con colori diversi, sgargianti o spenti, e ammirarne le forme. Finivano spesso tra le pagine, come in questo libro, solo che qui, vicino a ogni foglia d’acero o di castagno o di faggio, c’è anche un bambino dai capelli cespuglio e una maglia arancione che balla, gioca, dice di sé. L’albo nasce dall’intuizione visiva e poetica dell’illustratrice Marianna Balducci che in un primo tempo è stata raccolta nel progetto Il ballo delle foglie vincitore di diversi premi: tavole che accolgono fotografie e disegni a matita grassa. Una tecnica in cui l’autrice ricerca ed eccelle, il suo primo albo foto-illustrato Il viaggio di piedino (Bacchilega Junior, 2018), scritto da Elisa Mazzoli, ha vinto il premio Nati per leggere nella sezione Nascere con i libri. Le parole di Angelo Mozzillo, scrittore e sceneggiatore, sono arrivate dopo: mai scontate, composte in rima, riescono a dare voce al gioco che vede al centro il corpo di una foglia e quello di un bambino. Due che si incontrano e che con il mutare di forma e posizione raccontano pensieri, emozioni, stati d’animo di chi è sempre diverso nello scorrere naturale del tempo. Il bambino assomiglia a ogni foglia, la imita, la trasforma: lui che può farsi altro da sé, lui che si scopre. Un albo che ha ampie potenzialità: a partire dalle sue pagine si possono proporre momenti di corpo in movimento, di osservazione, di ipotesi fantastiche, di esperimenti fotografici, di esplorazioni emotive. Un albo da tenere nello zaino, da portarsi dietro nel bosco, da usare per metterci dentro i le foglie più belle che troviamo, e in cui raccogliere parole per raccontarci: foglia caduta, accartocciata, in attesa, in volo, foglia che si accoccola su un ramo. 

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