Premio Andersen 2021: Miglior libro 6/9 anni La quarantesima edizione

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Murdo di Alex Cousseau – ill. di Éva Offredo – trad. di Simone Barillari, L’ippocampo Ragazzi

Per una scrittura giocosa e al contempo poetica, che trova nella misura breve del testo e nella limitata palette di colori delle illustrazioni un’occasione per aprire agli spazi infiniti dell’immaginazione. Per un libro dove s’incontrano assurdo e incanto, umorismo e sorpresa: un’opera aperta che invita il lettore a proseguire il viaggio.

 

La recensione di Mara Pace su Andersen n. 382 (maggio 2021):
Murdo è uno yeti e vive tra le pagine di un libro, perché in realtà non esiste. Lo incontriamo in copertina, dove si vede solo il volto, e poi nel frontespizio a figura intera: una grande creatura pelosa con una piccola testa tonda ed enormi orecchie, disegnata da Éva Offredo con una limitata palette di colori: ci sono il bianco, le spesse linee nere del disegno, l’azzurro ciano della pelliccia yeti, l’arancio del berretto e delle guance, e ancora il marrone del legno, dei sassi, del cioccolato di cui Murdo è goloso, e a cui fa riferimento anche il progetto grafico (a partire dal libro marrone, che si scarta come un cioccolatino togliendo la sovraccoperta).
Il personaggio è una creazione di Alex Cousseau, già autore dell’albo Dentro me (Topipittori), della serie “Lucilla Scintilla” (Sinnos) e di molti altri titoli. Murdo, che sogna di esistere fuori da un libro, ha molti altri sogni impossibili. Sogni che vengono numerati da uno a cinquantanove e vanno a comporre un vero e proprio catalogo, ricco di invenzione e meraviglia, dove ci s’imbatte in ombrelli magici, mondi alla rovescia, pianeti nascosti sotto una buccia d’arancia e minigiungle da tenere in palmo di mano. Ogni sogno è descritto da un breve testo (mai più di una pagina, spesso molto meno), quasi sempre accompagnato da un’illustrazione. Sono testi che giocano con la lingua, che mescolano assurdo e poesia con una sensibilità molto vicina all’infanzia e al suo immaginario. La marmellata di more può trasformarsi in una marmellata di mare, con “il suo profumo di salsedine e sabbia, e il suo retrogusto di tramonto”. Nel nome di Murdo ci sono due montagne (la M), quarti di luna (D) e palloni (O). Ai sassi (muti come sassi) si possono raccontare segreti, e si possono confezionare maglioni con parole poetiche che pizzicano la pelle. L’ordine di lettura, salvo nelle pagine iniziali e finali, non è obbligato: si può procedere liberamente, un sogno al giorno oppure tutti insieme. Una scrittura che regala incanto, e nuovi sguardi sul mondo; un libro che offre spunti infiniti, da trasformare in gioco, per immaginare ancora.

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