Premio Andersen 2019: Le scelte della giuria Premio Andersen 2019

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Osservando i vincitori della trentottesima edizione del Premio Andersen – annunciati dopo un anno di letture, recensioni e analisi – emerge subito un dato significativo: a vincere quest’anno sono libri che ispirano i lettori a “fare qualcosa per rendere il mondo più bello”, come Miss Rumphius che nell’albo illustrato di Barbara Cooney (Atlantide) semina lupini; come la giovane violinista de La diga di David Almond e Levi Pinfold (Orecchio acerbo) che suona “per tutti quelli che se ne sono andati e per tutti quelli che ancora devono venire”; o come i ragazzi di A sud dell’Alameda di Lola Larra e Vicente Reinamontes (Edicola) che decidono di scendere in piazza e far sentire la loro voce. Non per diventare protagonisti, ma per contribuire alle “storie senza eroe che hanno cambiato il mondo” narrate da Michela Murgia in Noi siamo tempesta (Salani), esempio di come l’incontro tra diversi linguaggi – dalla grafica all’illustrazione e al fumetto – possa dare vita a progetti editoriali di grande impatto. Una forza che ritroviamo anche ne Le amiche che vorresti e dove trovarle di Beatrice Masini e Fabian Negrin (Giunti), dove si celebra la letteratura, a cui rende omaggio anche il Miglior illustratore dell’anno Marco Somà che ha recentemente firmato l’albo illustrato de L’infinito di Giacomo Leopardi in occasione del duecentesimo anniversario della poesia.

PER CAMBIARE IL MONDO – Ispirato alle vicende che hanno scosso il Cile tra il 2006 e il 2011 – durante la Rivoluzione dei Pinguini – il Miglior libro oltre i 15 anni A sud dell’Alameda è un’opera a due voci, tra romanzo e graphic novel, dove s’intrecciano il diario di Nicolas e lo sguardo di un’anziana donna che osserva dall’esterno il movimento studentesco e l’occupazione di una scuola. Nella categoria Miglior libro 9/12 anni vince un romanzo italiano, Ali Nere di Alberto Melis (Notes), che narra il primo bombardamento a tappeto nella storia delle guerre, ma anche la ribellione internazionale alle forze franchiste, che negli anni Trenta portò in Spagna antifascisti da cinquantatré nazioni. Un esempio di come si possa essere “protagonisti insieme” che si aggiunge alle sedici storie esemplari narrate da Michela Murgia in Noi siamo tempesta, illustrato a più mani dagli artisti di The World of Dot, con un fumetto di Paolo Bacilieri. La signora dei lupini protagonista di Miss Rumphius non scatena una rivoluzione, ma si aggira con le tasche piene di semi e colora il paesaggio di fiori. Nel toccante racconto La diga di David Almond, con le immagini di Levi Pinfold, scelto come Miglior albo illustrato del 2019, una bambina suona nelle case abbandonate dalle famiglie che vi abitavano, per far posto a un lago artificiale. Perché “al di là della diga / nell’acqua la musica resta / non svanirà mai.”

SUONI E IMMAGINI – Come il suono attraversi l’acqua in cui siamo immersi ancora prima di nascere è invece descritto in Forte, piano in un sussurro (Jaca Book) di Romana Romanyshyn e Andriy Lesiv, che vince il premio come Miglior libro di divulgazione: un’opera raffinata tanto nella composizione grafica quanto nell’essenzialità del testo, che accompagna il lettore alla scoperta della percezione del suono, degli strumenti musicali, dei brontolii del corpo umano e dei rumori della città, ma anche del silenzio. Un silenzio che ritroviamo in tre libri dove il testo cede il passo alle immagini. Cappuccetto Rosso di Sandro Natalini (Giralangolo), Miglior libro fatto ad arte, è una fiaba che si apre a fisarmonica, con pittogrammi neri e rossi da leggere e interpretare, semplici ed essenziali ma non privi di ironia. Riceve il premio al Miglior libro senza parole l’albo illustrato Clown, capolavoro di Quentin Blake portato per la prima volta in Italia da Camelozampa a vent’anni dalla prima pubblicazione: la storia di un pupazzo abbandonato che sta dalla parte dei più deboli e compie miracoli. Viaggio incantato di Mitsumasa Anno (Babalibri), gradito ritorno a oltre quarant’anni dalla prima pubblicazione, è il Miglior libro mai premiato del 2019: un titolo esemplare per le infinite sorprese e scoperte che offre ai lettori. Un altro riconoscimento che celebra il potere delle immagini è il Miglior libro 0/6 anni, assegnato a Il più folle e divertente libro illustrato del mondo di Otto di Tom Schamp (Franco Cosimo Panini), le cui pagine caleidoscopiche cercano di includere e raccontare tutto l’esistente, in un dizionario visivo che diventa contenitore di storie e invenzioni. Infine, parlando di immagini, citiamo di nuovo Marco Somà, illustratore capace di creare mondi, che riceve il premio come Miglior illustratore 2019per essere una delle voci giovani, più convincenti e attente, dell’illustrazione italiana”. Tra i suoi albi, accanto al già citato L’infinito, ricordiamo almeno Il venditore di felicità, La regina delle rane (entrambi scritti da Davide Calì, Kite) o Il grande libro degli oggetti magici (scritto da Jacopo Olivieri e Pierdomenico Baccalario, Il Castoro).

GRANDI STORIE – Prima ancora di essere un invito a cambiare il mondo, i libri per ragazzi offrono avventure e personaggi indimenticabili, che nutrono il piacere della lettura e accompagnano i lettori alla scoperta di se stessi, tra realtà e immaginazione. Emblematica, da questo punto di vista, è la Miglior collana di narrativa del 2019: la serie dei Miniborei, a cura di Cristina Gerosa per Iperborea, raccoglie alcuni dei migliori titoli della letteratura del Nord Europa per ragazzi, firmati da autori come Ulf Stark (Sai fischiare, Johanna? ha già vinto il Premio Andersen 2018 come Miglior libro 6/9 anni), Astrid Lindgren, Maria Gripe, Ole Lund Kirkegaard, Selma Lagerlöf. Una collezione preziosa che auspichiamo possa diventare sempre più ricca. Astrid Lindgren è anche l’autrice che apre, con la sua intramontabile Pippi, il libro Le amiche che vorresti e dove trovarle (Giunti), Premio Speciale della Giuria 2019: un catalogo di personaggi femminili della letteratura ritratti con maestria da Beatrice Masini e Fabian Negrin, rispettivamente con parole e illustrazioni.

NARRAZIONI SERIALI – Tra i titoli selezionati dal Premio Andersen 2019, due in particolare raccontano storie di formazione tra scuola e sport, declinate in più volumi. Il Miglior Libro a fumetti è Piccolo Vampiro di Joann Sfar, che raccoglie i primi tre episodi di una serie che ha avuto grande successo in Francia, ambientata in una scuola frequentata di giorno dai bambini e di notte dai mostri. GhostMiglior libro oltre i 12 anni – è invece il primo titolo della serie Track, composta da volumi autoconclusivi, ciascuno dedicato a un differente personaggio, tutti parte della stessa squadra di atletica. L’autore è Jason Reynolds, voce emergente della letteratura per ragazzi statunitense.

LA CULTURA PER L’INFANZIA – Il Premio Andersen dedica infine attenzione alla promozione della lettura e ai progetti dedicati a bambini e ragazzi. Accanto a Bernard Friot, Protagonista della cultura per l’infanzia non solo come narratore e traduttore ma anche come grande interprete della lezione rodariana nella pratica quotidiana degli incontri con i ragazzi e con gli adulti che li seguono, vengono così premiati l’Atlante dell’infanzia a rischio di Save the Children (2010-2019), il Progetto Gutenberg, sezione ragazzi – Associazione Gutenberg Calabria; e la libreria per ragazzi che riceve il Premio “Gianna e Roberto Denti” promosso da AIE-Associazione Italiana Editori e Andersen.

LA GIURIA DEL PREMIO ANDERSEN 2019 – La giuria è composta dalla direzione della rivista ANDERSEN (Barbara Schiaffino, Walter Fochesato, Anselmo Roveda); lo staff redazionale di ANDERSEN coordinato da Martina RussoPino Boero (Università di Genova); Enrico Macchiavello (illustratore e fumettista); Mara Pace (giornalista); Anna Parola (Libreria dei Ragazzi di Torino); Caterina Ramonda (blog Le Letture di Biblioragazzi); Vera Salton (Libreria Il Treno di Bogotà di Vittorio Veneto); Carla Ida Salviati (studiosa di storia dell’editoria e letteratura per l’infanzia).

L’edizione 2019 del Premio Andersen e le iniziative della rassegna Genova Città del Libro per Bambini e Ragazzi sono promosse dalla rivista Andersen, con il patrocinio del Comune di Genova e di Nati per Leggere Liguria, la collaborazione di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e i suoi Servizi Educativi e Culturali, e sono organizzate insieme a numerose realtà del territorio attive sul fronte della cultura e delle politiche dell’infanzia.

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