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Quattro proposte per il Giorno della Memoria

Giorno della Memoria 2018

Il Giorno della Memoria si ripete ogni anno il 27 gennaio, nel giorno della liberazione di Auschwitz, per ricordare le vittime del nazismo e lo sterminio degli ebrei (Shoa). È un giorno per mettersi in cammino, anche senza uscire di casa, per ascoltare storie e per immaginare il futuro. Per celebrare questa giornata, vi proponiamo allora quattro possibili strade:

1. RILEGGERE LIBRI

Nel 1938 sono state promulgate le leggi razziali in Italia: a ottant’anni da questo triste capitolo della nostra storia, viene nominata senatrice a vita Liliana Segre, unica bambina sopravvissuta ad Auschwitz del treno partito il 30 gennaio 1944 dal binario 21 della Stazione Centrale di Milano. Liliana è una dei 25 bambini sopravvissuti all’olocausto e da anni porta avanti la sua opera di testimonianza per i ragazzi, raccontando la sua storia e facendosi portatrice del ricordo di tutti quelli che non ce l’hanno fatta a uscire dai campi di concentramento. 

“Per la sua opera nella trasmissione della memoria, senza mai trasmettere odio e vendetta.” (Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella)

giorno della memoria liliana segre

La storia di Liliana Segre è stata raccontata in un libro per ragazzi, pubblicato da Piemme nel 2015. Fino a quando la mia stella brillerà, con prefazione di Ferruccio De Bortoli, è una testimonianza raccolta da Daniela Palumbo; la copertina è illustrata da Desideria Guicciardini e il ricavato proveniente dai diritti d’autore sarà devoluto all’Opera San Francesco per i poveri Onlus di Milano.

LEGGI LA RECENSIONE

 

LEGGI ANCHE: Il ritorno in libreria di Otto, un racconto di Tomi Ungerer.

DALLA RIVISTA: Su Andersen n 349 (gennaio-febbraio 2018) sono recensite alcune delle ultime novità editoriali: Anne Frank – Diario di Ari Folman e David Polonsky (Einaudi); Arpad Weisz e il Littoriale di Matteo Matteucci (Minerva); Il violino di Auschwitz di Anna Lavatelli e Cinzia Ghigliano (Interlinea); La pioggia porterà le violette di maggio di Matteo Corradini (Lapis).

2. ANDARE A TEATRO

Giorgio Scaramuzzino, nel suo personale percorso di teatro civile rivolto alle nuove generazioni, affronta l’argomento dell’antisemitismo, riflettendo sul dramma che il popolo ebraico ha vissuto in un tempo non molto lontano anche qui in Italia. Razza di italiani! – che si avvale della consulenza storica di Matteo Corradini – scava nella storia, rintracciando le testimonianze di vittime e carnefici, per capire in quale contesto si sia sviluppato l’odio razziale verso gli ebrei in Italia. (Qui sotto,l’immagine di Enrico Macchiavello per lo spettacolo di Scaramuzzino)

 scaramuzzino giorno della memoria

Questo spettacolo vuole essere un monito perché non si dimentichino fatti storici tragici, colpe di cui anche l’Italia si è macchiata, e allo stesso tempo si tengano sempre in mente due punti cardine dalla nostra Costituzione: quello che vieta la riorganizzazione del disciolto partito fascista e quello che afferma l’uguaglianza di tutti i cittadini, senza alcuna distinzione di sesso, razza, lingua o religione. (nota di Giorgio Scaramuzzino)

La prima dello spettacolo si terrà sabato 27 gennaio alle 21 presso il Teatro dell’Archinvolto. 

Le prossime date: Reggio Emilia, Teatro Cavallrizza (29 gennaio); Genova, Teatro Modena (21 febbraio) e Cesena, Teatro Verdi (27 marzo)

Scheda didattica dello spettacolo RAZZA DI ITALIANI!

 

3. INCONTRARSI

matteo corradini

Saranno come sempre numerosi, e diffusi su tutto il territorio, gli incontri per il Giorno della Memoria. Matteo Corradini, ebraista, divulgatore e autore di romanzi, nonché curatore della nuova traduzione italiana del Diario di Anna Frank, è già in viaggio da diversi giorni.

“Quando fai Memoria, diventi un tramite. Sei tu ma non sei più tu, sei una voce per chi non ne ha più, sei una mano per chi non può più scrivere le proprie memorie.”

Gli incontri con il pubblico, che Matteo Corradini terrà in Italia e in Europa tra il 18 gennaio e il 17 marzo, sono in totale ventiquattro, senza contare gli appuntamenti riservati alle scuole. “Leggere il Diario di Anne Frank significa custodire un segreto” racconta l’autore sul suo profilo Facebook, durante il viaggio. “Strano pensarlo, perché siamo 30 milioni nel mondo ad averlo fatto. Però la sostanza è quella: un segreto che ciascuno di noi tiene dentro, come gli fosse stato rivelato. La lettura del Diario di Anne Frank rende ognuno di noi unico.”

Nel Giorno della Memoria, sabato 27 gennaio, Matteo Corradini sarà a Pavia (Palazzo della Prefettura, ore 11: La Shoa delle ragazze) e a Lugano (Teatro Foce, ore 20: La farfalla risorta con il Pavel Zalud Quartet, in diretta sulla Radio Svizzera Italiana).

TUTTI GLI INCONTRI

4. ENTRARE IN SALA

Tra le novità cinematografiche di questi giorni, arriva in Italia il film tratto dal romanzo Un sacchetto di biglie di Joseph Joffo (pubblicato per la prima volta nel 1973, in Italia edito da Bur). Oltre al film, esiste una trasposizione a fumetti, a cura di Vincent e Kris Bailly, pubblicata da Rizzoli Lizard.

La rivista Andersen aveva incontrato Joseph Joffo due anni fa al festival dei giochi di strada Tocatì, dov’è stato presentato lo spettacolo teatrale tratto dal libro, una coproduzione di Bam!Bam! Teatro e Tocatì in collaborazione con il Conservatorio Evaristo Felice Dall’Abaco di Verona. “Le paure non hanno epoca” ha detto Joffo in quell’occasione, affermando la necessità di non sottovalutare mai il passato quando si guarda al presente.

L’immagine d’apertura, per la quale ringraziamo Matteo Corradini, è tratta dall’archivio fotografico di Pavel Zalud, costruttore di strumenti musicali a Terezin prima dell’arrivo dei nazisti.

 

rivista andersen

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