ROVER SALVA IL NATALE di Roddy Doyle

Romanzi e narrativa di Natale - roddy doyleTra i dieci romanzi consigliati da Andersen per raccontare il Natale, c’è spazio anche per comicità e divertimento. Pubblichiamo dal nostro archivio la recensione di Rover salva di Natale di Roddy Doyle, scritta da Walter Fochesato nel 2002.

Ricordate Rover il cane scaltro e affarista, quello che vendeva la cacca ai Ridarelli per il loro sacrosanto “ trattamento”? Torna ora in questo libro, insieme a Jimmy, Robbie e Kayla Mack, a Victoria, la sua migliore amica, e ad altri protagonisti e comprimari, vecchi e nuovi, di questa scombiccherata e comicissima saga. Nel primo libro tutto viveva con un pretesto minimo: riuscirà o no, il nostro eroe, ad evitare di mettere i piedi su di un mucchio caldo e puzzolente di sterco, messo lì a bella posta dai minuscoli Ridarelli, vendicatori dei torti subiti dall’infanzia? E Doyle era magistrale (uno scatenato, felice e ininterrotto esercizio di stile mi sembra di aver scritto allora) nel reggere con straordinario ritmo una narrazione incalzante tutta giocata per brevissimi capitoli.

Qui l’andamento è simile, forse più disteso e meno frenetico, meno alti -direi- i risultati complessivi. Comunque la storia è tutta da leggere e gustare. Un elfo, messaggero di Babbo Natale, va a cercare Rover per convincerlo a sostituire la renna Rudolph, acciaccata e influenzata. Solo lui può farcela e così, non senza l’arma del ricatto, si parte ed inizia per il cane e i suoi padroncini una lunghissima notte di emozioni e di consegne.

Era una cosa magica. E la magia, quella vera, non si può spiegare. Proprio perché si tratta di magia. Di magia autentica. La magia di Babbo Natale. Una cosa magica che succede una volta all’anno. Però, però, però… ecco un vero segreto. In questo caso è possibile spiegare la magia. La slitta volava, e Rover insieme alla slitta, perché i bambini di tutto il mondo credevano che fosse possibile. (…) È semplicissimo.

Come al solito, oltre alle continue invenzioni, Doyle è poi quanto mai sagace nel depistare o nell’interrompere, magari per pochi istanti, la storia. Qui, ad esempio, vi è il felicissimo tormentone degli intermezzi pubblicitari di varie marche di dentifricio in accanita concorrenza fra di loro. Così come sono assai gradevoli le pagine finali, con le possibili conclusioni della vicenda o il giocare sui diversi significati della parola messaggio.

“Tutte le belle storie contengono qualche messaggio e questa ne ha otto. Eccoli: 1. Se ti chiami Dermot e abiti a Sligo, la mamma dice di tornare subito a casa perché se no si raffredda la cena. 2. Se siete soli in cucina ma vi sembra che qualcuno vi stia osservando, potrebbe essere il frigorifero …”

(walter fochesato – ANDERSEN 187 | dicembre 2002)

Rover salva il Natale di Roddy Doyle
Illustrazioni di Brian Ajhar,
Salani, pp. 152, euro 9,50

Una lettura del libro a cura di Mare di Libri:

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