APPUNTAMENTI/ILLUSTRAZIONE

Un incontro con Bianca Pitzorno e Sonia Maria Luce Possentini di Mara Pace

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Lunedì 5 novembreLa canzone di Federico e Bianchina di Bianca Pitzorno, albo illustrato per Mondadori da Sonia Maria Luce Possentini, è un libro che racconta con grazia e delicatezza la storia vera di due bambini vissuti seicento anni fa, ma è anche un omaggio – fatto di immagini e parole – alla città di Genova. E proprio a Genova saranno ospiti le due autrici lunedì 12 novembre (ore 17.45) per un grande evento organizzato da Mondadori in collaborazione con la rivista Andersen e Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura. In attesa di incontrarle, abbiamo intervistato Bianca Pitzorno e chiesto a Sonia Maria Luce Possentini di condividere con noi alcuni schizzi preparatori e materiali illustrati non inclusi nell’albo che oggi trovate in libreria.

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Schizzo preparatorio di Sonia Maria Luce Possentini per La canzone di Federico e Bianchina di Bianca Pitzorno (Mondadori)

Nella postfazione del libro, si racconta di una passeggiata per Genova del 1982. Quando è stata scritta la canzone di Federico e Bianchina?
B.P. L’ho scritta nei primi anni Ottanta, come appendice giocosa delle mie ricerche per la biografia di Eleonora d’Arborea, la madre di Federico. L’ho scritta facendo un po’ il verso al ‘Canzoniere’ di Dante, ai poeti del Dolce Stil Novo. Nella biografia la storia del fidanzamento dei due bambini è raccontata, anche se con meno dettagli (dei quali sono debitrice agli studi dell’archivista genovese Giovanna Petti Balbi). La Canzone fa parte di un gioco, appunto, nel quale mi aveva coinvolto Roberto Piumini, autore fecondissimo di canzoni, e molto, moltissimo più bravo di me. ‘Giocava’ con noi in quegli anni il musicista Giovanni Caviezel, ancora nostro carissimo amico, che ci regalava la musica e la voce. Era una attività privata, personalissima, gratuita. Non pensavo affatto che il testo della canzone potesse essere pubblicato.

Come mai un albo proprio oggi? 
B.P. È stata Marta Mazza della Mondadori a incoraggiarmi. Aveva letto e voleva pubblicare una mia poesia sconclusionata, ‘versi scioglidita’ improvvisati per impratichirmi su una nuova tastiera (che poi ho pubblicato con quella folle casa editrice di Viadana chiamata ‘Fuoco fuochino’). A Marta ho proposto invece questi antichi versi inediti che conservavo da più di trent’anni in fondo a un cassetto. Naturalmente è stato necessario accompagnarli con una spiegazione relativa alla loro nascita e al mio antico lavoro di ricerca nei documenti d’archivio. Non è un libro per bambini, anche se può essere letto a partire dai 13/14 anni, sempre che un bravo insegnante di storia abbia spiegato come si fa ricerca partendo dalle antiche carte. All’estero l’abitudine di libri illustrati ‘preziosi’, destinati a un pubblico senza età, è molto diffusa. In Italia siamo poco abituati; forse qualcuno in libreria resterà sconcertato pensando, dall’aspetto del libro, che sia destinato a piccoli lettori sotto i dieci anni e scoprendo poi un testo poco appetibile per loro. Con la Mondadori abbiamo voluto accettare questa scommessa, augurandoci di trovare un pubblico di lettori più maturo.

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Due versioni alternative della copertina per La canzone di Federico e Bianchina di Bianca Pitzorno (Mondadori), illustrato da Sonia Maria Luce Possentini

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Ha mai pensato di dedicare un romanzo a queste vicende? 
B.P. Ho dedicato loro un capitolo nella biografia della madre del piccolo fidanzato e non saprei che altro scrivere. Semmai qualche volta mi viene voglia di scrivere qualcosa sul bisnonno di Federico, Ugone II di Arborea, a proposito del quale possediamo un imponente corpus di lettere scritte al re d’Aragona, presso il quale i suoi figli adolescenti  vivevano col ruolo di paggi. Ugone aveva otto figli legittimi e tre bastardi, e per tutti aveva cure e attenzioni più materne che paterne (smentendo in parte quanto scritto dallo storico Aries sull’infanzia nel Medio Evo). Il bisnonno Ugone è stato il primo che nel suo testamento, del 1336, lascia alla figlia secondogenita Maria (rigidamente destinata per tradizione al convento) la libertà di scegliere se andarci oppure no, e scrive esplicitamente che a lui ciò che importa è che la ragazzina ‘sia contenta’.  Forse una saga familiare su Ugone II e i suoi molti figli potrebbe essere un soggetto interessante. Ma per ora non fa parte dei miei progetti.

Illustrare poesia non è compito facile: ritrova i suoi versi nel lavoro di Sonia Maria Luce Possentini?
B.P. Sonia ha regalato al testo delle bellissime illustrazioni, estremamente suggestive. Ho avuto modo di seguire il suo lavoro, anche se non direttamente e non con continuità.

L’incontro di presentazione del libro (evento Facebook) si svolgerà Lunedì 12 Novembre nella splendida cornice del Palazzo Ducale, Sala del Munizioniere, alle ore 17:45. Intervengono l’autrice Bianca Pitzorno e l’illustratrice del libro Sonia Maria Luce Possentini, in dialogo con Pino Boero e Walter Fochesato. La recensione del libro, a firma di Walter Fochesato, è pubblicata su Andersen di novembre. Sostieni la rivista con un abbonamento.

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