LE RECENSIONI DI ANDERSEN

Nello spazio tra le pagine: dieci libri a leporello

Tra gli oltre venti titoli recensiti su Andersen n. 427, nei consueti spazi “Vetrina” e “Scaffale” dedicati alle novità editoriali, Federica Galvani presenta Oh, quanta strada farai! di Jérôme Ruillier (Il Leone Verde), un libro di cartone a leporello che celebra il percorso di crescita giocando con la forma del libro e la sua realizzazione cartotecnica, dove i bambini sono invitati a seguire la strada utilizzando prima di tutto le mani e il tatto.

“Un viaggio poetico e divertente (…), sorprendente nella sua apertura a leporello e con le sue tante strade, tutte diverse” scrive Galvani nella recensione.

Per accompagnare questa lettura abbiamo selezionato dieci libri a leporello per diverse fasce d’età.

Bianco e nero di Tana Hoban (Editoriale Scienza)
Nei primi mesi di vita il bambino non può ancora stare seduto: i libri a leporello, che si aprono a fisarmonica, possono essere posizionati accanto al piccolo, sdraiato su un tappeto morbido, nella posizione che gli è più naturale. Bianco e nero di Tana Hoban è un libro che va incontro all’infanzia grazie al suo formato ma anche alla scelta cromatica, che favorisce la lettura dell’immagine anche da parte dei più piccoli. 

Cucù di Lucie Felix (Fatatrac)
Il formato a leporello permette di utilizzare questo libro cartonato in modi differenti, inventando ogni volta nuove forme di interazione, giocando con la luce e i colori insieme ai più piccoli. Finalmente disponibile anche in edizione italiana, Cucù è un cartonato con inserti di plastica colorati, robusto e resistente, una sorta di rivisitazione del classico gioco di sorpresa, che diventa spazio di incontro e interazione ludica tra adulto e bambino. 

Fiori! di Hervé Tullet  (Franco Cosimo Panini)
Hervé Tullet, artista del segno e del colore, ha progettato una serie di leporelli per la prima infanzia ricchi di invenzioni e sorprese. Tra i primi titoli della serie, troviamo Fiori! che utilizza inserti di plastica trasparente colorata per creare giochi di luci sempre nuovi. Il libro è stato finalista Premio Andersen nel 2024, per la categoria Miglior libro fatto ad arte

Una bambina e un girasole di Elisa Mazzoli ed Eva Rasano (Il Leone Verde)
Un libro di parole con i collage di Eva Rasano sul fondo bianco della pagina: una collezione di oggetti e creature da nominare insieme ai bambini, anche per imparare a contare. Il libro ha un formato piccolo, si apre a fisarmonica e grazie ad alcuni fori sulle estremità può trasformarsi in una cintura che il genitore indossa mentre gioca con il suo bambino. 

Di giorno Di notte di Asa Lind ed Emma Virke (trad. Laura Cangemi), Iperborea
Un libro che si divide tra il giorno e la notte, tra l’incertezza del primo tuffo e i sogni, tra l’incanto dell’estate e la sua fine. Le pagine di carta formano, grazie all’apertura a fisarmonica, due grandi illustrazioni, la prima luminosa e la seconda notturna: un viaggio dentro la paura e il desiderio di superarla, per diventare grandi. 

Tutto buio di Gilles Baum e Amandine Piu (trad. Giulia Calandra Buonaura, Franco Cosimo Panini)
Il formato a leporello, arricchito di sagome e fustelle, narra l’incanto della città immersa della notte. Il nero delle pagine dialoga con il giallo delle luci alle finestre, finché il cielo non si squarcia e la città si spegne, si blocca, precipita nell’oscurità. La bambina, guidata dal bagliore dei fiammiferi, parte in cerca della mamma, accompagnata da animali e persone che incontra per strada. Tutto buio è stato finalista al Premio Andersen nel 2024.

Il bigliettino di Pilar Serrano Burgos e Daniel Montero Galàn (Kalandraka)
Finalista del Premio Andersen nel 2023 nella categoria Miglior libro fatto ad arte, è un leporello che ci invita a seguire il viaggio di un foglietto di carta, che passa di mano in mano, attraverso gli spazi urbani, portando allegria nel quartiere.

Io sono così di Fulvia Degl’Innocenti e Antonio Ferrara (Settenove)
Un libro che smonta gli stereotipi giocando con l’effetto sorpresa, anche grazie allo spazio creativo offerto dal leporello. Ascoltiamo la voce narrante che racconta le proprie passioni, e ciascuno di noi prova a immaginare il volto della persona che sta parlando, ma che non è rappresentata nelle illustrazioni. Soltanto una volta conclusa la lettura, voltando il leporello, incontriamo per la prima volta il personaggio protagonista e scopriamo che non tutto è come sembra. Il libro ha vinto il Premio Andersen 2015 come Miglior libro fatto ad arte.

Viaggio d’inverno di Anne Brouillard (Orecchio Acerbo)
Viaggio di inverno è un libro insolito, senza età. Anne Brouillard, illustratrice belga, realizza un racconto senza parole che somiglia a una poesia: un’illustrazione di oltre quattro metri che il lettore scopre aprendo il libro a fisarmonica. Il tempo si ferma, mentre osserviamo, e al tempo stesso scorre grazie alle pagine a leporello che si aprono e allargano la nostra visione. Abbiamo la sensazione di attraversare il paesaggio: le illustrazioni diventano invito al viaggio. Un libro che celebra la lentezza nell’incontro con le immagini. Libro vincitore del Premio Andersen 2024 nella categoria Miglior libro fatto ad arte e del SuperPremio Andersen 2024.

Un attimo soltanto di Rebecca Dautremer (Rizzoli)
Un libro di grande formato, che diventa una piccola opera d’arte da esporre in casa; un’unica illustrazione a colori, di oltre due metri e mezzo, che contiene centinaia di storie e personaggi, da scoprire osservando l’immagine e, in parallelo, leggendo i racconti nel fascicolo allegato al volume. Un attimo soltanto offre al lettore un’esperienza immersiva che nutre l’incanto. Le tavole e il progetto erano esposte a Lucca Comics il mese scorso, in occasione della residenza d’artista di Rebecca Dautremer.

[Selezione a cura di Mara Pace]

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