Miglior libro senza parole I finalisti del Premio Andersen 2024

MIGLIOR LIBRO SENZA PAROLE
Ho bisogno di te di Angelo Ruta, Carthusia
Kintsugi di Issa Watanabe, Logos
La matita di Hyeeun Kim, Terre di Mezzo

Un silenzio pieno di voci
Ho bisogno di te (Carthusia)di Angelo Ruta ci parla del viaggio, della scoperta di sé del mondo, del perdersi e del ritrovarsi, del mondo, prezioso, degli affetti, del rapporto fra mamma orsa e il suo cucciolo. Sono tanti i temi che si inseguono in questo silent in gran formato e dalla calibratissima misura, elegante, cordiale e, al tempo stesso, raffinato, nella sua personalissima declinazione della ligne claire. Kintsugi (Logos) di Issa Watanabe racconta l’arte, tipica della tradizione giapponese, di restaurare con l’oro la ceramica. Un dar nuova vita e senso a qualche cosa che si è rotto. Ed è questa la metafora, potente e lirica, di questo libro, dove sul fondo nero della pagina immagini e colori delicatissimi e precisi si susseguono pagina dopo pagina con un andamento sognante e, al tempo stesso, doloroso che si apre, infine alla speranza di un nuovo equilibrio. Anche La matita (Terre di mezzo) opera prima di Hyeeun Kim, giovane illustratrice coreana, svela una non comune vena poetica e surreale. Una lieve storia circolare dalla spiccata sensibilità ecologica. Le finissime tavole sono altresì una sommessa riflessione sulle virtù dell’arte che trasfigura il mondo.

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