Miglior libro senza parole I finalisti del Premio Andersen 2022

Riflettiamoci di Gek Tessaro, Carthusia
Il fiore ritrovato di Jeugov, Topipittori
Il viaggio di Peter Van den Ende, Terre di Mezzo

Il potere delle storie “silenziose”
Anche questa terna ci regala libri molto diversi, lontani fra di loro. Ma a tenerli insieme c’è il pacato e nitido vigore della narrazione, l’interrogarsi sui destini o sulle piccole, grandi cose di ogni giorno. Riflettiamoci (Carthusia) di Gek Tessaro è un’opera che commuove e consola attraverso tavole di rara incisività. Il fiore ritrovato (Topipittori) di Jeugov tesse un dialogo fitto e originale con Art Nouveau e Secessione ma ci parla anche di memoria familiare e di natura. Mentre Il viaggio (Terre di Mezzo) di Peter Van den Ende si rifà al mondo dell’incisione ottocentesca per un’opera inquieta e misteriosa, dalle molte chiavi di lettura.

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