Premio Andersen 2016 – Le scelte della giuria

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I vincitori della trentacinquesima edizione del Premio Andersen – annunciati dopo un anno di letture, recensioni e analisi che la redazione della rivista Andersen ha portato avanti insieme a un gruppo di esperti di letteratura per l’infanzia – raccontano l’esistenza con uno sguardo unico e speciale: quello dell’infanzia. Il punto di vista è un elemento chiave nella letteratura per ragazzi, e nei titoli che vincono il Premio Andersen 2016 si avvicendano uno sguardo dal basso che racconta il mondo con profondità e leggerezza; uno sguardo che si avvicina all’invisibile attraverso le lenti della scienza; uno sguardo fotografico che cattura la vita, la custodisce e la re-inventa; e uno sguardo straniante che ci mostra una realtà inedita e capovolta.

GUARDARE CON LEGGEREZZA: GLI OCCHI DELL’INFANZIA | Torna quest’anno in libreria, grazie alla casa editrice Lapis, un titolo fondamentale della letteratura per ragazzi italiana, al quale si è deciso di riservare il Premio speciale della giuria.
Un chilo di piume, un chilo di piombo, pubblicato per la prima volta nel 1992 e illustrato da Grazia Nidasio, è un romanzo d’ispirazione autobiografica, tra le opere più rappresentative di Donatella Ziliotto. Tonina, bambina ormai sulla soglia dell’adolescenza, cresciuta nella Trieste degli anni Quaranta, possiede uno sguardo radicale e profondo, nonostante sia lieve come un chilo di piume: la sua storia rappresenta un esempio perfetto di come la letteratura per l’infanzia possa raccontare realtà difficili come la guerra. Donatella Ziliotto, figura centrale dell’editoria per ragazzi italiana, ha portato in Italia autori come Roald Dahl, che quest’anno festeggia il centenario dalla nascita, e Astrid Lindgren, l’autrice di Pippi Calzelunghe e di Lotta combinaguai, che vince il Premio Andersen 2016 come Miglior libro 6/9 anni. Questa raccolta di racconti, illustrata ad arte da Beatrice Alemagna e tradotta da Laura Cangemi per Mondadori, ha come protagonisti tre fratelli, e in particolare la piccola Lotta, una bimba di quattro anni, fino ad oggi conosciuta in Italia solo per le due avventure pubblicate da Il gioco di leggere (dove la protagonista, però, si chiamava Betta). Con le loro avventure quotidiane, i personaggi della Lindgren ci trasportano in un mondo bambino, dove si scavalcano staccionate e si cercano spazi per crescere in autonomia. Il gioco all’aria aperta è protagonista anche del mondo di Leo, Uto e Samu, descritto nell’albo Sulla collina, scritto da Linda Sarah e illustrato con tavole limpide e ariose da Benji Davies (Giralangolo). Scelto dalla giuria come Miglior libro 0/6 anni, è un racconto sull’amicizia e sulla gelosia, ma anche sul potere dell’immaginazione che trasforma lattine e pezzi di cartone in strumenti ludici per avventure senza fine.

GUARDARE NELL’OBIETTIVO: LA FOTOGRAFIA, L’INVENZIONE, LA SCIENZA | L’infanzia e il gioco sono stati spesso protagonisti della fotografia urbana di Vivian Maier (1926-2009), artista misteriosa e sfuggente, di professione bambinaia, la cui opera – a lungo chiusa in scatole di cartone – è stata scoperta quasi per caso nel 2007. Al suo sguardo fotografico, che ci insegna a riconoscere la meraviglia del quotidiano, è dedicato Lei. Vivian Maier di Cinzia Ghigliano (Orecchio Acerbo), Miglior libro fatto ad arte di quest’anno. Il linguaggio fotografico permette di fissare la realtà, ma anche di re-inventarla. Massimiliano Tappari – che riceve il Premio ai protagonisti della cultura per l’infanzia per i suoi libri, progetti e laboratori – utilizza la fotografia per trasformare gli spazi urbani in personaggi, come accade in Miramuri (Terre di Mezzo), gli oggetti d’uso quotidiano in elementi narrativi (Coffee Break, Corraini) e i frammenti di natura in emozioni (Parto, Panini Ragazzi). Un’altra lente speciale, che osserva la realtà ingrandendola, è al centro della copertina di Mini (Editoriale Scienza), albo scritto da Nicola Davies e illustrato da Emily Sutton, Miglior libro di divulgazione dell’anno. La lente di ingrandimento, simbolo dell’indagine scientifica, è il punto d’accesso al mondo dei microbi, dei quali scopriamo le possibili forme, le strategie di moltiplicazione, ma soprattutto il fondamentale lavoro che svolgono ogni giorno: tanto grande quanto minuscole sono le loro dimensioni.

SGUARDI STRANIANTI: GLI AMICI INVISIBILI, LA MALATTIA, I MOSTRI NELL’ARMADIO | Punti di vita inaspettati educano lo sguardo dei lettori a una maggiore libertà. Leggere, del resto, come ci ricorda Aidan Chambers, è sempre un atto provocatorio. Melody di Sharon M. Draper, Miglior libro oltre i 12 anni, sceglie un punto di vista chiuso e claustrofobico: quello di una ragazza di undici anni che non è mai riuscita a comunicare con il mondo esterno a causa di una paralisi che le impedisce di parlare, muoversi e comunicare (ma non di capire). Le avventure di Jacques Papier di Michelle Cuevas (DeAgostini), Miglior libro 9/12 anni, riprende un tema assai presente nella letteratura per l’infanzia: gli amici immaginari. Tutto appare capovolto, però, perché la voce narrante non appartiene alla bambina reale, ma al suo amico invisibile, che si interroga sul senso della propria esistenza e sul proprio desiderio di autodeterminazione. Una strana creatura nel mio armadio di Mercer Mayer (Kalandraka), Miglior libro mai premiato, è un albo illustrato dove – a sorpresa – il mostro che terrorizza ogni notte il bambino protagonista si rivela una creatura buffa, piagnucolosa e bisognosa di affetto.

I GRANDI AUTORI DELLA LETTERATURA PER RAGAZZI | Lontani dalle tendenze del momento, gli autori percorrono strade uniche e personali: Andersen segue le loro tracce, scegliendo ogni anno di premiare, per la loro opera nel suo complesso, uno scrittore e un illustratore. Miglior scrittore 2016 è Patrizia Rinaldi, già finalista del Premio lo scorso anno con il romanzo Federico il pazzo (Sinnos): la sua è una scrittura musicale ma non compiaciuta, capace di affrontare temi difficili con storie avvincenti e mai scontate. Il premio per il Miglior illustratore è invece assegnato a Simona Mulazzani, che ha pubblicato il suo primo libro nel 1995 e che in vent’anni di carriera ha dialogato con testi molto diversi, spaziando dalla poesia a un’attenta esplorazione del regno animale. Senza abbandonare il territorio delle immagini, veniamo al Miglior albo illustrato, che arriva dalla Francia ed è firmato da Gilles Bachelet. Il cavaliere panciaterra (Il Castoro) è un albo esilarante che ha per protagonista un lumacone guerriero, che sa dare il giusto peso alle diverse sfumature dell’esistenza.

LA MUSICA, IL FUMETTO E LE NUOVE FORME ESPRESSIVE | Un premio importante è assegnato a Jeunesse Ottopiù di RueBallu, Miglior progetto editoriale dell’anno: una collana di fattura preziosa, riccamente illustrata, dove sono raccolte storie di musicisti, scrittori e filosofi, dalla Emily Dickinson narrata da Beatrice Masini allo Chopin immaginato da Matteo Corradini. Da alcuni anni, il Premio Andersen esplora anche il mondo del fumetto, sempre più ricco di proposte per bambini e ragazzi. Il Miglior Libro a fumetti di quest’anno è I diari di Cerise 1. – Lo zoo di pietra di Joris Chamblain e Aurélie Neyret (Panini Comics), primo volume di una serie che ha come protagonista una ragazzina che sogna di diventare scrittrice. Nell’esplorazione di altri linguaggi e nuove forme espressive non può mancare anche un riconoscimento alla Miglior creazione digitale, quest’anno assegnato a Salis e l’Equilibrio dei Regni, dello studio Rebelòt con testi di Morelli, animazioni di Rota e illustrazioni di D’Altan, un progetto del quale abbiamo più volte raccontato da queste colonne.

SULLA SOGLIA DELL’ETÀ ADULTA | Un lungo lavoro di analisi è stato svolto come ogni anno sulla narrativa per ragazzi, arrivando a definire una rosa di finalisti che spazia dal racconto storico al romanzo di formazione. Per i più grandi – accanto al già citato vincitore della categoria oltre i 12 anni, il romanzo Melody – troviamo Reato di fuga di Christophe Léon, Miglior libro oltre i 15 anni, un’intensa storia a due voci dove si intrecciano relazioni familiari e un profondo dilemma etico: come ci si comporta quando si è testimoni di un crimine? È giusto denunciare il proprio padre? Fino a che punto si è complici quando si sceglie di tacere?

STARE DALLA PARTE DELL’INFANZIA | Infine, i Premi ai protagonisti della cultura per l’infanzia andati, oltre che a Massimiliano Tappari, a Elia Zardo, animatrice culturale, e alle bibliotecarie e bibliotecari tenaci, due riconoscimenti a chi lavora con passione a fianco dei bambini anche contro correnti avverse. Ragionamento analogo anche per il Premio Gianna e Roberto Denti – assegnato insieme a AIE Associazione Italiana Editori alla Libreria per ragazzi dell’anno, quest’anno andato alla Libreria Controvento di Telese Terme (Benevento).

La Giuria del Premio Andersen 2016 è composta dalla direzione della rivista ANDERSEN – Barbara Schiaffino, Walter Fochesato, Anselmo Roveda – ; lo staff redazionale di ANDERSEN coordinato da Martina Russo; Pino Boero (Universita’ di Genova); Mara Pace (giornalista); Anna Parola (Libreria dei Ragazzi di Torino); Caterina Ramonda (blog Le Letture di Biblioragazzi); Vera Salton (Libreria Il Treno di Bogotà di Vittorio Veneto); Carla Ida Salviati (studiosa di storia dell’editoria e letteratura per l’infanzia).

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