Dieci libri per… il TOCATÌ

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TOCATÌ, Festival Internazionale dei Giochi in Strada | Verona | 19-21 settembre 2014
Dodicesima edizione
A cura di Associazione Giochi Antichi
www.tocati.it

Si rinnova l’appuntamento settembrino con il Tocatì, il Festival internazionale dei giochi in strada, che animerà il centro storico veronese dal 19 a 21 settembre con i più spettacolari giochi tradizionali italiani e internazionali. Un’edizione che varca i confini europei e attraversa l’oceano, per dedicarsi quest’anno alla cultura e alle tradizioni del Messico, portando in piazza giochi come Pelota P’urépecha – il lancio di una palla infuocata con mazze lunghe secondo l’uso degli indios P’urépecha la Pelota Mixteca de Hule, una sorta di baseball con un guanto di cuoio che pesa circa sei chili, e tanti altri, tra cui millenari giochi di palla di origine precolombiana. Come di consueto sarà ben rappresentata anche la tradizione italiana, con circa venti giochi da ogni angolo della penisola. E poi ancora, giochi di tavoliere, come Backgammon, Carrom, Dama e Go, e giochi urbani come Parkour, Streetboulder e Slackline.

Un ruolo di tutto rilievo verrà riservato all’immaginario per l’infanzia con diversi interessanti appuntamenti a partire dalla mostra I sogni del serpente piumato – fiabe e libri illustrati dal Messico, mostra a cura della Fondazione Štěpán Zavřel di Sàrmede. Ospite d’onore dell’evento sarà GABRIEL PACHECO, illustratore messicano conosciuto in Italia per i suoi libri editi da Logos La strega e lo spaventapasseri (2011), L’aggiustacuori (di Arturo Abad, 2011), Il grande viaggio (di Anna Castagnoli 2010) e da Zoolibri L’uomo d’acqua e la sua fontana (di Ivo Rosati, 2013).

Il gioco di leggere sarà invece il filo conduttore lungo il quale si articoleranno gli interventi della conferenza dedicata all’interazione tra albi illustrati e dimensione ludica (domenica 21, ore 10,00, Biblioteca Civica). A raccontare il legame tra libri e giochi ci saranno Silvia Blezza Picherle dell’Università di Verona, Luca Ganzerla, studioso di letteratura per l’infanzia, e FABRIZIO SILEI, Premio Andersen 2014, autore tra l’altro di diversi libri che intrecciano manualità e fantasia come L’inventastorie (Fatatrac, 2012) Cartarte (Artebambini, 2010), Ruggiti di carta (Fatatrac, 2010).

E se a giocare sono invece le parole, ecco GIUSEPPE CALICETI e il suo concerto di filastrocche (sabato 20 ore 17,00, Biblioteca Civica), che condurranno i giovani partecipanti tra le rime bizzarre e le stravaganti cantilene di Enzo Lorenzo. 101 conte, penitenze e filastrocche (Rizzoli, 2014).

I giochi in strada sono talvolta giochi tra bande e, spesso, si trasformano in piccole guerre: è quello che succede ne La guerra dei bottoni, spettacolo teatrale tratto dal testo di Louis Pergaud e prodotto da Bam!Bam! Teatro e Tocatì con la regia di Lorenzo Bassotto. Il sipario si apre venerdì e sabato alle 21,00 e domenica alle 17,30 al Chiosto del Conservatorio. In caso di pioggia lo spettacolo andrà in scena al Conservatorio dell’Abaco, Auditorium Montemezzi.

Il programma completo dell’iniziativa è consultabile sul sito www.tocati.it

In occasione del Tocatì la rivista Andersen ha preparato un percorso bibliografico tra romanzi, racconti, albi e manuali per l’infanzia dedicati ai giochi di strada e alla cultura ludica.

10 LIBRI PER… GIOCARE IN STRADA

I grandi classici

Cominciamo dal principio: quando si parla di giochi di strada e letteratura – per l’infanzia e no – non si può prescindere da due grandi romanzi d’inizio Novecento, I ragazzi di via Pál di FERENC MOLNÁR e La guerra dei bottoni di LOUIS PERGAUD. Entrambi raccontano il fenomeno, allora diffusissimo, della guerra tra le bande di ragazzi, abituati a giocare per strada, tra cerbottane, soldatini e biglie. Ma mentre il romanzo di Pergaud, sempre visto in Italia con pedagogici sospetti, parla della libertà dei corpi e della stupidità del mondo degli adulti, l’opera di Molnár – accanto al tema dell’amicizia e della lealtà alla parola data, al valore dei sentimenti – racconta della città moderna. Una città che sempre più si avviava a diventare nemica dell’infanzia, togliendo progressivamente gli spazi del gioco e della crescita.

Per riscoprire la tradizione

Se è vero che i bambini oggi non hanno più consuetudine al gioco di strada e che le stesse attività ludiche sono cambiate con le trasformazioni urbane e il progresso tecnologico, esistono tuttavia alcune occasioni in cui far rivivere le tradizioni più antiche. Il Tocatì è una di queste, ma ci sono anche diversi libri che possono aiutare a conoscere e imparare i giochi delle generazioni precedenti. CARLO CARZAN, autore, fondatore dell’Associazione Culturale Così per gioco e, come ama definirsi, “ludomastro”, si è occupato più volte di questi temi, raccontando ad esempio Il calcio con le dita (Editoriale Scienza, n.e. 2014) o raccogliendo i giochi popolari di tutto il mondo nell’antologia Trottole, ruzzole, lippa e compagnia (Terre di mezzo, 2013).
Le tradizioni della nostra penisola, invece, sono passate in rassegna nelle pagine di Un gioco tira l’altro (EDT-Giralangolo, 2011) di PAMELA PERGOLINI e ILARIA FACCIOLI, cartonato in grande formato che ripercorre l’Italia da Nord a Sud riscoprendo divertimenti che rischiano di andare perduti.
Stesso presupposto per Il giardino dei giochi dimenticati. Manuale dei giochi in via di estinzione (Salani, 2002) di GIORGIO REALI e NICCOLÒ BARBIERO, esperti conoscitori e inventori di giochi.
A due dei giochi più antichi sono dedicati invece Meraviglie con le biglie di JOHN CASSIDY e ROBERTO PAPETTI, edito da Editoriale Scienza nel 2004, ora fuori catalogo; e Il grande libro del ciclotappo e I tappetti (Federazione italiana Giuoco Ciclotappo/Feguagiskia’ Studios) dedicati invece alle gare con i tappi. Giochi che compaiono anche nelle pagine di un classico contemporaneo per l’infanzia come Quando non c’era la televisione (Babalibri, 2003) di YVAN POMMAUX.

Con un po’ di fantasia

I giochi, tradizionali o moderni, nascono dalla voglia di divertirsi e, soprattutto, dalla fantasia dei giocatori, specialmente quando questi sono bambini. Allora ecco come da un semplice pezzo di legno possono nascere passatempi inaspettati: Basta un bastone (Editoriale Scienza, 2012) di FIONA DANKS e JO SCHOFIELD propone, come da sottotitolo, “70 attività da fare all’aria aperta”.
Basta la creatività, insomma: quella impiegata anche dall’artista giocattolaio ROBERTO PAPETTI e dal fotografo STEFANO TEDIOLI, che hanno immortalato La vita segreta dei giocattoli nel libro fotografico edito da Artembambini nel 2011.

Bande di strada e giochi urbani

Concludiamo questo breve repertorio di spunti di lettura tornando alla narrativa, in particolare quella rivolta agli adolescenti. Guardando alla produzione contemporanea diventa sempre più difficile trovare libri che raccontino avventure in strada. L’eccezione che conferma la regola è La banda del cane a tre zampe (Salani, 2009) di MIKAEL ENGSTRÖM, che racconta le vicende di due strade rivali e di una vera e propria guerra a colpi di pistola ad aria compressa, fionda e risse.
La carenza di spazi e la preferenza per giochi casalinghi hanno però progressivamente mutilato ogni prospettiva collettiva e aggregante, in favore di un sempre più evidente isolamento dei singoli. È così che gli eredi dei giochi di strada hanno assunto l’aspetto di una sfida contro se stessi piuttosto che con i compagni: pensiamo ai riesumati skateboards o alle adrenaliniche corse di parkour. Attività che appassionano i protagonisti del romanzo distopico L’ultima possibilità di SEITA PARKKOLA (San Paolo, 2011), i Ragazzi Perduti, banda di adolescenti borderline che hanno abbandonato la scuola rifiutando di piegarsi ai bizzarri metodi educativi degli adulti.

Per scoprire invece alcune suggestioni bibliografiche intorno al Messico, paese ospite dell’edizione 2014 del Tocatì potete visitare la pagina www.andersen.it/mondiale-messico.

Questo lavoro è frutto dell’impegno costante di Andersen: tanti libri e tanti consigli che potrete trovare ogni mese tra le pagine della rivista. Sostenete ANDERSEN con un abbonamento.

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