Miglior albo illustrato Premio Andersen 2017

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Quentin Blake
ZAGAZOO
Camelozampa

Per la non comune capacità d’invenzione di un albo “per tutti”. Per la inesauribile e briosa vivacità delle illustrazioni e l’esemplare rigore grafico della pagina. Per essere un invito sorridente e disincantato alla riflessione attorno ai processi dell’età evolutiva e alle dinamiche familiari.

La recensione di Anselmo Roveda su – ANDERSEN 336 (luglio/agosto 2016)
George e Bella stanno bene insieme, sono innamorati, costruiscono modelli di aeroplani e mangiano gelato. Poi un giorno nelle loro vite arriva Zagazoo: una graziosa minuta creaturina rosa, la creaturina rosa più graziosa che si possa immaginare. E sebbene scoprano presto che Zagazoo non è proprio perfetto (e già, tocca cambiargli i pannolini!) i suoi sorrisi li rendono felici… fino a quando, d’improvviso, la mite creaturina rosa si trasforma. Prima in uno strillante pulcino di avvoltoio, poi in un maldestro elefantino, quindi in un facocero perennemente inzaccherato. Passa il tempo, ma la situazione non migliora. Zagazoo continua nelle sue improbabili mute: drago irascibile, di nuovo elefante, ancora facocero. In un turbine di cambi che scorano i poveri George e Bella. Ma non è finita. Un giorno quello che era stato l’animalesco mutaforma, e prima la graziosa creaturina rosa, si sveglia cangiato in una mostruosa pelosa stramba grossa (e viepiù crescente!) creatura, dall’aspetto non troppo dissimile da quello del leggendario sasquatch. La coppia è al limite della sopportazione quando un bel mattino, finalmente, la creaturaccia svanisce per lasciare posto a un garbato, premuroso e giudizioso giovanotto. La storia va avanti con un altro folgorante cambio di sembianze, ma questa volta non toccherà a Zagazoo. Vi lascio scoprire da soli il finale di questo strepitoso albo illustrato con il doppio merito di efficacia e semplicità. Un libro che racconta con divertimento e pertinenza la condizione dell’età evolutiva e le dinamiche famigliari intorno al diventare grandi meglio di tanta altra, fin troppo avvertita, letteratura. Ah, quasi dimenticavo… l’albo, originariamente uscito nel 1998, porta la firma di Sir Quentin Blake. Si poteva volere di più?

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