INIZIATIVE

Esplora Ribalta Trasforma – A piccoli passi nei musei con Lilliput di Francesco Pellettieri

“Entrate in un museo, con opere ed installazioni che vi circondano ad altezze diverse. Ora provate ad essere alti come un bambino di tre anni, vedreste tutto quello che vede un adulto?” Con questa suggestione, Francesca Posenato ci invita a un esercizio di sguardo tanto semplice quanto profondo: adottare il punto di vista di chi, all’inizio, non era stato considerato come destinatario; porsi, in questo caso, nella prospettiva – fisica e biografica – dell’infanzia per comprendere come cambia la sua esperienza tra le opere e gli spazi espositivi. È questo il principio ispiratore di Lilliput, a piccoli passi nei musei, un progetto che dal 2018 lavora sull’accessibilità dei percorsi museali per i bambini e le loro famiglie, attraverso un ripensamento e una trasformazione dei luoghi e delle modalità espositive che solo può iniziare da un simile spaesamento.

Esplora Ribalta Trasforma – A piccoli passi nei musei con Lilliput (144 pp., euro 19,90), in uscita per Nomos – editore da tempo attento alla riflessione contemporanea sulla museologia – racconta il percorso intrapreso in questi anni, iniziato con l’incontro e la collaborazione di una pluralità di attori che trova voce all’interno del libro. Luca Dal Pozzolo, architetto impegnato nella ricerca sulle innovazioni delle organizzazioni culturali e artistiche, apre il volume soffermandosi sulle prospettive di rinnovamento dei musei; la sua introduzione si concentra sull’individuazione di quei “detriti” culturali del passato che un progetto come Lilliput è chiamato a rimuovere per poter raggiungere i propri obiettivi di trasformazione.

I contributi di Beatrice Sarosiek, Elisa Moretto e Francesca Posenato ripercorrono con entusiasmo le tappe principali delle iniziative realizzate nei musei tra Liguria e Piemonte: dalle fasi iniziali di ideazione e sviluppo, fino ai cambiamenti maturati nel tempo, dando ampio spazio al terreno riflessivo che ha guidato ogni scelta progettuale. Attraverso un’attenta analisi di differenti contesti museali e dei bisogni dei bambini e degli adulti, il gruppo di lavoro ha fin dall’inizio individuato i principali ostacoli a una partecipazione attiva, capace di generare apprendimento e sensazioni positive nei visitatori. Prendendo in considerazione i sentimenti di disagio che spesso accompagnano l’esperienza di un posto che non prevede le caratteristiche dell’infanzia – “un pubblico curioso, chiassoso, esigente, a volte indisciplinato” – sono emerse necessità di maggiore accoglienza per le famiglie, di attività specifiche per i bambini e di programmi educativi in grado creare esperienze coinvolgenti e accessibili.

In quest’ottica sono nate due delle principali iniziative ad oggi in corso: “In viaggio con Gulliver” un progetto multidisciplinare che unisce valorizzazione del territorio e sviluppo della comunità educante, e “Lilliput tra le idee”, scuola di attivazione civica e politica per bambini e famiglie, dove il museo offre opportunità di ricerca collettiva. Lilliput ha inoltre previsto la creazione di dispositivi per accompagnare la visita libera delle famiglie all’interno dei musei aderenti al progetto, pensati per adattarsi alla varietà dei luoghi e delle esposizioni. Un lavoro frutto della collaborazione tra la rivista Andersen e lo studio Rebigo ha dato vita a un kit di esplorazione e a una serie di schede metodologiche – personalizzate per ciascun museo – che, insieme, invitano a rallentare la velocità della visita e stabilire un contatto con gli oggetti e le opere che superi la semplice fruizione passiva. Perché ciò accada, è necessario pensare con cura alla relazione tra gli adulti e i bambini che condividono l’esperienza del museo.

Barbara Schiaffino, direttrice di Andersen, e Mara Pace, giornalista della rivista, sviluppano questa riflessione a partire dalla pratica della lettura dialogica e dalla costruzione di uno sguardo attivo e creativo capace di interrogare il mondo; da qui propongono un percorso all’interno di un’ampia bibliografia di libri capaci di innescare meraviglia e dialogo, di stimolare curiosità e l’inventare storie, di favorire uno sguardo di scoperta creativo e condiviso. Le opere di autori come Bernard Friot, Tana Hoban, Chiara Carminati e Massimiliano Tappari, Keri Smith e Cruschiform – che hanno radici nelle riflessioni sull’infanzia, la fantasia e la creatività di Gianni Rodari e Bruno Munari – offrono a tutti modalità dialogiche e immaginative attraverso le quali entrare in rapporto con l’arte e gli oggetti di cui si fa esperienza.

Silvia Venturi e Arianna Zuppello, artiste dello studio d’illustrazione, raccontano il processo di design dei materiali; una ricerca fondamentale che esplora il legame tra identità visiva e funzionalità, con attenzione dedicata a ciascun elemento del kit – le schede attività, un tangram, un taccuino e un focalizzatore – affinché risulti sia esteticamente interessante che pratico. Il volume raccoglie anche le testimonianze di chi ha incontrato e sostenuto Lilliput negli spazi museali – come quella di Paola Martini, conservatrice del Museo Diocesano di Genova in cui si svolta la fase di test del kit e del percorso di visita – e le voci di chi promuove altre pratiche di museologia partecipata, che delineano con chiarezza la rilevanza e l’attualità della riflessione portata avanti dal progetto. Al termine della lettura, un’immagine emerge con forza e sembra racchiudere la visione maturata e percorsa in questi anni: il museo, da spazio vuoto e silenzioso, si fa organismo vivo, attraversato da nuove energie e relazioni. Diventa così simbolo dei ribaltamenti e delle trasformazioni evocati dal titolo: un movimento in continuo divenire, fatto di – “piccoli” – passi già compiuti e altri ancora da compiere, sempre nel segno del dialogo tra saperi e discipline, senza mai dimenticare di mettere al centro la prospettiva dei bambini. 

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