Miglior libro mai premiato Premio Andersen 2020

Il Premio Andersen | Edizione 2020 | Scelte della giuria | I vincitori | I finalisti | SuperPremio Andersen | Gli eventi | Cartella stampa

John della notte (Equilibri) di Gary Paulsen – ill. di Peppo Bianchessi – trad. di Manuela Salvi

Per averci riportato il nome di un grande narratore i cui libri sono per la gran parte finiti fuori catalogo. Per un’opera corale, intensa e drammatica che ci racconta una delle pagine più buie della schiavitù negli Stati Uniti. Per mostrarci, implicitamente, come l’arma più preziosa e potente sulla strada del riscatto sia quella del possesso dello scrivere e del leggere, della cultura.

 

La recensione di Walter Fochesato su Andersen n. 363 (giugno 2019):

Negli anni d’oro della letteratura italiana per l’infanzia (così continuo a definire quel fertile e straordinario momento di crescita e scoperta avviato alla metà degli anni ‘80 dalle collane tascabili) era facile trovare nei cataloghi Mondadori e, in misura minore, Piemme, i libri di Paulsen.Racconti e romanzi di non comune forza narrativa, oggi purtroppo finiti tutti fuori catalogo. Anche se, a parte le biblioteche civiche, non è difficile rintracciarli a prezzi in genere quanto mai accessibili su ebay o Amazon. In ogni caso nelle venti pagine finali di questo libro, assai ben curate e interessanti, è possibile trovarne l’elenco, accompagnato in alcuni casi da brevi sunti e giudizi critici. Il libro nasce da ricerche e letture fatte con passione civile da Paulsen e, in part e, ci racconta una storia vera. La narrazione è tesa e drammatica, volutamente scarna e impietosa e ci cala, attraverso la voce vivissima di Sarny, una schiava dodicenne, nell’inferno delle piantagioni degli stati del Sud, negli anni lunghi e bui dello schiavismo. Da tal punto di vista il racconto mi sembra perfetto per una lettura ad alta voce. Luciferina e di rara brutalità e violenza è poi la figura del “ vecchio Waller”, il padrone. La sua tracotante ferocia non può che impressionare e turbare il lettore; al tempo stesso, però, mostra come al centro vi sia un nodo fondamentale e, per più versi, attualissimo (basti pensare al tentativo del “ nostro” governo di comprimere ancor di più l’insegnamento della storia). John della notte a suo tempo è scappato al Nord, ha vissuto da uomo libero, ma poi è tornato alla schiavitù, portando con sé l’arma più pericolosa e temuta dai padroni: saper leggere e scrivere. Il suo scopo, quanto mai rischioso, è quello di trasmettere il suo sapere agli altri neri. E niente e nessuno, nonostante le mutilazioni, riuscirà a fermarlo e, nella notte profonda, in una scuola ricavata in un fosso coperto di frasche, in un punto d’incontro fra diverse fattorie, darà il via ad una vera e propria rivoluzione, lenta ma inesorabile.

Tutti i vincitori del Premio Andersen 2020

Il Premio Andersen | Edizione 2020 | Scelte della giuria | I vincitori | I finalisti | Cartella stampa

Sostieni la rivista Andersen: sottoscrivi o rinnova un abbonamento.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è banner-newsletter.gif