LE RECENSIONI DI ANDERSEN

Sette romanzi on the road

Mercoledì 19 ottobre – Tra gli oltre trenta titoli recensiti su Andersen n. 396, nei consueti spazi “Vetrina” e “Scaffale” dedicati alle ultime novità editoriali, Caterina Ramonda racconta L’imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise di Dan Gemeinhart, pubblicato da Giralangolo nella collana che ha vinto il Premio Andersen nel 2020. La protagonista ha 12 anni e da cinque anni vive con il padre a bordo di un autobus: insieme si sono lasciati alle spalle la loro casa, dopo la morte della madre e delle due sorelle in un incidente stradale.

“(L’autore regala al personaggio) un’ironia non da poco” scrive Caterina Ramonda, “e le mette accanto altri personaggi-cammeo, costruendo una riflessione sulle relazioni, sulla famiglia, sui ruoli che ciascuno ha (persino i gatti, persino le capre).”

Per accompagnare questa lettura abbiamo selezionato sette viaggi on the road da non perdere, tra novità e classici:

Bibi di Karin Michaëlis (Salani) è tra i libri più amati dalle scrittrici italiane per ragazzi, da Bianca Pitzorno a Emanuela Bussolati. Bibi è una ragazzina straordinaria, uno spirito libero che viaggia da sola, prendendosi cura di se stessa e degli altri.

Mister Master di Donatella Ziliotto (Salani) è l’incredibile avventura di un Omino di ferro smaltato che si trova a vivere sull’insegna di un’osteria insieme a un’anatra selvatica, ma che un giorno decide di liberarsi per andare a sud, in cerca di prati più luminosi e di mari più aperti. Mister Master, pubblicato negli anni Sessanta, è il primo romanzo firmato da Donatella Ziliotto, grande viaggiatrice e scopritrice di talenti e storie.

Isotta di Annie M.G. Schmidt, illustrato da Fiep Westendorp (LupoGuido) è piccolo gioiello uscito a puntate nel 1979 sulla rivista femminile Margriet, raccolto per la prima volta in volume nel 1980 e oggi tradotto da Valentina Freschi. Isotta è in viaggio con suo padre a bordo del loro furgone: inseguono la libertà, mangiano zuppa d’ortiche e soprattutto lottano per restare insieme. 

Carlotta & lo zio elettrico di Federico Appel (Terre di Mezzo) è un’avventura on the road molto particolare, a partire dal mezzo di trasporto: lo zio Arturo parte infatti con la nipote Carlotta a bordo di un vecchio trattore, aggiustato così tante volte che è impossibile tenerne il conto. Meta del viaggio? Andare in cerca dei pezzi della chitarra di una musicista famosa, e nel frattempo ricostruirne la vita e le imprese attraverso i racconti di tanti altri musicisti. 

Hoopdriver di Pierdomenico Baccalario (Mondadori) è il racconto di un viaggio in bicicletta da Liverpool a Kewstoke nel periodo peggiore della pandemia. Quindi è anche un fuga. Billy, tredici anni, ha infatti deciso che deve ad ogni costo raggiungere il nonno prima che sia troppo tardi. Nei risguardi c’è una mappa, e tra le pagine tanti incontri (compreso quello con un cane che diventa compagno di viaggio). E soprattutto c’è musica da ascoltare, perché il nonno ha un passato da chitarrista, e Billy ha lasciato a casa il cellulare ma si è portato un iPod pieno di brani da ascoltare. 

Il sole tra le dita di Gabriele Clima (San Paolo) ha vinto il Premio Andersen nel 2017. Dario, ragazzo sfrontato e ribelle, viene punito per l’ennesima volta dal preside: dovrà occuparsi di Andy, un compagno di classe disabile. In modo del tutto imprevedibile, la punizione dà inizio a una road story tutta italiana e provinciale, credibile e intensa.

 

Goodbye Berlin di Wolfagang Herrndorf (Bur), pubblicato per la prima volta come Un’estate lunga sette giorni nel 2012, è un coinvolgente viaggio on the road tornato in libreria con un nuovo titolo in occasione dell’uscita del film. L’estate dei due protagonisti, entrambi outsider, è segnata dal furto di una vecchia Leda, a bordo della quale affrontano scorribande e incontri bizzarri. 

Selezione dei titoli a cura di Mara Pace e Barbara Schiaffino 

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