ILLUSTRAZIONE

Tomi Ungerer

Tomi Ungerer

Sabato 9 febbraioSe ne va oggi Tomi Ungerer (1931-2019), grande maestro dell’illustrazione e della grafica internazionale. Tra i suoi albi illustrati per l’infanzia più amati ricordiamo almeno I tre briganti, Rufus, Crictor, Tremolo, L’uomo della luna e Otto. Ha ricevuto il premio internazionale Hans Christian Andersen nel 1998 e il Premio Andersen nel 2002. Nel 2007, quando ha inaugurato a Strasburgo il suo museo, ha firmato la copertina della rivista Andersen. 

La motivazione del Premio Andersen: Per essere uno degli indiscutibili maestri della grafica internazionale, per la versatilità alta e fervida della sua attività artistica, per aver contribuito a rinnovare, già dagli anni ‘6o, la concezione dell’albo illustrato per l’infanzia.

Oggi rendiamo omaggio all’autore, pubblicando un articolo dal nostro archivio (ANDERSEN 241 – ottobre 2007): la traduzione di un intervento di Thérèse Willer, conservatrice del patrimonio museale, in occasione dell’apertura del Musée Tomi Ungerer – Centre International de l’illustration a Strasburgo, un centro internazionale di studi e ricerche su disegno, illustrazione e arti grafiche. 

tomi ungerer

Tomi Ungerer, nato a Strasburgo nel 1931, è un disegnatore e illustratore di fama internazionale, conosciuto dal pubblico sia attraverso i suoi libri per l’infanzia, sia per i disegni satirici e i manifesti. La sua opera multiforme e creativa è stata premiata diverse volte in tutto il mondo – tra l’altro con il Premio Andersen e il Grand Prix National des Arts Graphiques.

Nel 1975 e nel 1991 l’artista ha donato alla sua città natale una gran parte della sua opera: un fondo, eccezionale per la sua eterogeneità, coerenza e qualità, che consta di ben ottomila disegni originali e di archivi documentari conservati nei Musei di Strasburgo (il fondo comporta anche seimila giocattoli provenienti dalla collezione personale dell’artista). Tutto questo materiale era finora accessibile in un centro di documentazione, ma sta per aprirsi in modo permanente al pubblico a partire da questo autunno.

museo Tomi Ungerer

La prospettiva della facciata del Musée Tomi Ungerer – Studio di architettura: Emmanuel Combarel e Dominique Marrel (ECDM) Museografo: Roberto Ostinelli

La sede del museo: una villa della fine dell’Ottocento nel cuore di Strasburgo

Il Comune di Strasburgo ha deciso di installare questo Museo nella Villa Greiner, sita nel cuore di Strasburgo, poco lontano dalla Place de la République. Commissionata nel 1885-1887, durante l’occupazione tedesca, da una famiglia strasburghese all’architetto parigino Revel, è stata negli anni ‘50 sede della radio nazionale (ORTF), poi il Comune l’ha comprata nel 1963 per insediarvi diversi servizi.

La villa è inserita in un insieme architettonico che costituisce una rara testimonianza della scuola storicistica di fine Ottocento. Le si affiancano l’Opéra National du Rhin, il Théâtre National de Strasbourg, la Bibliothèque Nationale et Universitaire e il Palais du Rhin, ponendola in un contesto culturale privilegiato. Circondato da un giardino, il fabbricato principale offre circa 700 metri quadri di superficie utile, distribuita in sale espositive, un centro documentazione, spazi di riserva e altri amministrativi.

Tomi Ungerer

illustrazione per “Le petit Chaperon rouge”
in “ Tomi Ungerers Märchenbuch”, 1973
© Musées de Strasbourg / Diogenes Verlag AG Zurich
Crédit photographique: Martin Bernhart

Il contenuto: una collezione di illustrazione

Imperniato sull’opera grafica di Tomi Ungerer, il progetto va però al di là di un museo monografico, in quanto riguarda anche l’illustrazione del XX e del XXI secolo. Se si trovano identiche risonanze in alcune strutture museali in Europa, negli Stati Uniti e in Giappone, il progetto viene a colmare in Francia una vera e propria lacuna. Infatti l’illustrazione è scarsamente presente nelle collezioni dei musei francesi, perché, in parte, è ancora considerata un’arte minore. Ragion per cui il Musée Tomi Ungerer – Centre International de l’Illustration si impegnerà in una programmazione di mostre temporanee, tematiche o monografiche, che consentiranno al pubblico di scoprire l’opera di disegnatori-illustratori del XX e del XXI secolo.

E così anche la politica delle acquisizioni punterà a riunire un fondo sull’illustrazione. Vastissimo è il campo della ricerca, che riguarda i principali settori della grafica in cui gli artisti si sono più volentieri espressi, dal disegno satirico alla vignetta umoristica, dal disegno per la pubblicità ed il cartellone all’illustrazione per l’infanzia. Verranno principalmente rappresentati quegli artisti che hanno lasciato un segno in merito, sia sul piano nazionale che internazionale.

Le ricerche portano anche verso l’Europa dell’Est e l’Europa centrale, vero e proprio vivaio di disegnatori (con – per esempio – la scuola polacca di cartellonisti o gli artisti praghesi), o verso New York, che fu nella seconda metà del Novecento una fucina dell’illustrazione grazie ai cartoonists del famoso New Yorker. Fanno fin d’ora parte della collezione alcune illustrazioni di André François – destinate alla pubblicità e alla stampa – e disegni di Bob Blechman, Paul Davis, Maurice Henry, Jean-Jacques Sempé, Maurice Sendak, Saul Steinberg, Roland Topor, Robert Weaver. Entreranno a far parte del fondo non solo disegni originali, ma anche documenti stampati che hanno segnato la storia dell’illustrazione, in particolare riviste satiriche come Simplicissimus e Hara-Kiri.

 

Un percorso museografico vivace

Il percorso museografico pone l’accento sulle diverse sfaccettature dell’opera di Tomi Ungerer. Nel rispetto delle tappe cronologiche più importanti, segue tre principali tematiche: i disegni per i libri per l’infanzia, i disegni pubblicitari e i disegni satirici. Siccome, per ragioni di conservazione preventiva, l’arte grafica non può venire esposta per più di tre o quattro mesi consecutivi, le opere presentate saranno regolarmente cambiate – tre volte all’anno – il che permetterà di far scoprire, per rotazione, tutta la ricchezza della collezione al pubblico. In ogni mostra verranno presentate circa 300 opere, valorizzando i disegni originali e i cartelloni, in grandi bacheche verticali.

I percorsi si distribuiscono sui tre livelli della villa: a pianterreno, i disegni dei libri per l’infanzia, al primo piano, le pubblicità ed i disegni satirici, a livello del giardino, i disegni satirici ed erotici.

tomi ungerer

Disegno per “Le Géant de Zeralda”, 1966
© Musées de Strasbourg / Diogenes Verlag AG Zurich
Crédit photographique: Martin Bernhart

Al pianterreno viene quindi presentato uno degli aspetti più popolari dell’opera di Tomi Ungerer, i libri per l’infanzia. Le Géant de Zeralda, Les Histoires farfelues de Papaski, Allumette, Pas de Baiser pour Maman, Otto sono alcuni dei titoli che il pubblico può scoprire sia attraverso i disegni originali sia attraverso i libri. Alcuni giocattoli meccanici della collezione dell’artista, in particolare il pezzo più rilevante, la corazzata Oregon della ditta Märklin (ne esistono ancora pochi esemplari nel mondo), sono esposti a fronte dei disegni, per metterne in luce la stretta relazione con l’opera per l’infanzia. In una delle sale vengono proiettati i cartoni animati realizzati negli anni ‘80 a partire dai libri di Tomi Ungerer. Le illustrazioni del Grosse Liederbuch – Il grande libro delle canzoni (pubblicato da Diogenes Verlag a Zurigo nel 1975, questo libro è diventato il best-seller di Tomi Ungerer nei paesi germanofoni.) che si rivolgono insieme ad un pubblico di ragazzi e di adulti, completano questa sezione. Prima di proseguire nel percorso del primo piano, il visitatore scopre un film sull’opera di Tomi Ungerer, Trait pour trait – Tratto per tratto (prodotto da Bix Films e realizzato da Philippe Poirier nel 2007), come pure alcuni elementi biografici sull’artista e la sua famiglia.

tomi ungerer

Illustrazione di Tomi Ungerer da L’uomo della luna (Nord Sud edizioni)

Al primo piano vengono presentate le due espressioni più note della sua opera per adulti, la pubblicità e il disegno satirico. Le sue campagne americane – in particolare quella per The New York Times – e i suoi lavori con il pubblicitario Robert Pütz – ad esempio quelli per la Bonduelle – costituiscono, sotto forma di cartelloni e disegni preparatori, il primo pezzo forte del percorso.

In un secondo tempo si succedono temi di satira sociale, tra cui i disegni originali del libro The Party (Paragraphic Books, Grossman Publishers, New York, 1966 – In Italia è uscito nel 2016 per le Edizizioni Clichy), un’acerba critica della high society newyorkese -, poi di satira politica, illustrati, tra l’altro, dai manifesti contro la guerra nel Vietnam e da quello contro la segregazione razziale, Black Power /White Power. Come prefigurazione della collezione d’illustrazione del XX secolo sono esposti alcuni maestri e contemporanei di Tomi Ungerer, come Saul Steinberg, André François, Robert Weaver, Ronald Searle.

tomi ungerer

“Black Power/White Power”, affiche contro la segregazione razziale, 1967
© Musées de Strasbourg / Diogenes Verlag AG Zurich
Crédit photographique: Martin Bernhart

Il percorso prosegue al piano del giardino, dove viene sviluppato un tema trasversale dell’opera di Tomi Ungerer, le Danses Macabres, in relazione tra l’altro con la guerra e l’erotismo. I disegni e gli schizzi erotici intorno al tema delle rane, della botanica e delle favole, e quelli del Fornicon e di Totempole (Grove Press, New York, 1970 e Diogenes Verlag, Zurich, 1976) abbinati ad insoliti montaggi realizzati con bambole Barbie, completano questo livello della mostra.

Un luogo di ricerche e di studi

Il Musée Tomi Ungerer è anche un luogo di ricerche e di studi. L’illustrazione resta infatti un campo ancora misconosciuto, ed appassionante da esplorare. Una biblioteca sul tema, costituita in parte dalla biblioteca personale di Tomi Ungerer – 1500 libri che l’artista ha voluto donare al museo – è una preziosa fonte di documentazione alla quale i ricercatori possono accedere, prenotando l’appuntamento.

Il maggiore “atout” del museo risulta la collezione eccezionale di arte grafica che deriva dalle donazioni di Tomi Ungerer. Attraverso l’approccio tematico e gli obiettivi – presentare una collezione d’illustrazione del XX e del XXI secolo – il nuovo Museo si aggancerà saldamente ad uno degli aspetti specifici del patrimonio culturale di Strasburgo, finora poco valorizzato, l’illustrazione. Non costituirà quindi solo un ulteriore tassello che viene ad aggiungersi a un’offerta culturale già ricchissima, ma sarà uno strumento che contribuirà alla dimensione sia europea che internazionale della città. Infatti, questo decimo museo della rete strasburghese saprà, senza dubbio alcuno, attrarre non solo gli addetti ai lavori, ma anche un pubblico più vasto ed eterogeneo.

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