Miglior libro fatto ad arte Premio Andersen 2017

Premio Andersen 2017 | Scelte della giuria | I vincitori | Il programma | Cartella stampa | Partners 2017

Coralie Bickford-Smith
LA VOLPE E LA STELLA
Salani

Per un libro prezioso e fortemente inconsueto capace di stupirci e di ammaliarci. Per uno stretto e coinvolgente rapporto fra parola, testo tipografico, illustrazione e grafica. Per una piccola storia lieve e delicata su grandi temi quali i cicli della vita e della natura, l’amore e la necessità di trovare la propria strada.

La recensione di Walter Fochesato su – ANDERSEN 339 (marzo 2017)
Muovo intanto dalla vicenda che ha il tono lieve e al tempo stesso solenne e arcano di una narrazione popolare, sospesa a metà fra il mito e la favola. Una storia di amicizia con Stella che protegge e illumina, accompagna e rasserena le notti di caccia di Volpe. Ma un giorno l’astro sparisce dal cielo e tutto resta buio e freddo, infido e distante. Certo Volpe, disperata, chiede attorno a sé (al cespuglio di rovi, ai conigli, alla foresta fitta, alla pioggia battente): “Dov’è andata Stella?”. Finché sono le foglie cadute al suolo a darle una risposta e il cielo è tutto un’esplodere di stelle. “Sapeva che lassù, da qualche parte, c’era una stella che una volta era sua”. I cicli della vita e l’alternarsi delle stagioni, i movimenti del cielo e l’amore che viene perduto e poi, in qualche modo, ritrovato, l’insicurezza e la necessità di trovare la propria strada nei boschi della vita. Sono tanti e in poche pagine i temi e le metafore che ritroviamo in questo magnifico albo che nasce, peraltro, ispirandosi a Eternità, una poesia di William Blake. L’autrice è una giovane designer, attiva soprattutto per la Penguin Random House, che dimostra tutte le sue qualità nel creare versatili e raffinatissime copertine, rinnovando i fasti della tradizione inglese del Modern Style fra fine ‘800 e primi del ‘900. Si coglie, indubbiamente, la lezione di un William Morris ma, al tempo stesso, tutto ci appare originale e limpido, vigoroso e appassionato. Mi accorgo di aver usato degli aggettivi che rimandano alle caratteristiche del testo. Ed è così dato che è raro trovare in un libro un così stretto e coinvolgente rapporto fra parola, testo tipografico, illustrazione e grafica. C’è tutto un mondo da assaporare e scoprire, guardando con tutta la lentezza necessaria. Scrutando fra i tronchi delle piante e i rovi, fra le radici e la terra, la volta stellata e il sottobosco. Anche perché, talvolta, è proprio fra le immagini che si cela la parte scritta rendendo vieppiù emozionante la lettura.

Tutti i vincitori della trentaseiesima edizione

Premio Andersen 2017 | Scelte della giuria | I vincitori | Il programma | Cartella stampa | Partners 2017