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Tornare a leggere ad alta voce: l’iniziativa del Treno di Bogotà

Lunedì 22 marzoLe librerie, anche in zona rossa, restano aperte perché i libri sono considerati un bene essenziale. Ma i libri per ragazzi prendono vita grazie alla voce. La voce dei genitori, ma anche quella di librai e bibliotecari, che i libri ci aiutano a scoprirli. Il Treno di Bogotà, libreria di Vittorio Veneto a cui sarà dedicato un articolo di Serena Mabilia su Andersen di Maggio, ha perciò pensato di riprendere le letture ad alta voce in presenza in una modalità compatibile con la pandemia in corso. La risposta è stata da subito entusiasta: il calendario di 21 letture da 10 minuti si è subito riempito (con prenotazioni anche da parte di adulti). Qui sotto condividiamo il post della libraia Vera Salton che ha lanciato l’iniziativa Ti consiglio una storia tutta intera:

C’è una domanda che avete fatto tanto, quasi ogni giorno in questo anno… Torni a leggere ad alta voce, Vera? Ora la risposta è sì. Come prima e diversamente da prima.

Ci sono una serie di domande che ci frullano in testa in questi giorni. Cosa possiamo fare noi per i bambini in questo momento?Noi che non crediamo alle letture a distanza perché mancano della relazione?
Noi che le letture davanti a un gruppo di bambini e genitori come un tempo non possiamo più farle? Noi che siamo un luogo fisico e crediamo fortemente in questo, ma che non possiamo permettervi soste lunghe?

Possiamo darvi un angolo di Voce Vera, che gioca anche col mio nome. Posso solo regalarvi il tempo di voce che corrisponderebbe a quello che in qualsiasi negozio sarebbe mostrarvi tre capi, due profumi, un paio di romanzi. Il tempo in cui scegliete lo dedichiamo il giovedì a un tempo di voce, quindi potranno entrare due clienti alla volta, non tre, il terzo sarà l’accompagnatore e chi sarà in cima al soppalcotreno con Vera per il tempo di una storia. Ogni dieci minuti, su prenotazione dalle 14,30 alle 18.

Torni a leggere Vera? Sì, perché leggere una storia richiede lo stesso tempo di un acquisto. Dunque eccoci, in un tempo che ci chiede di trovare modi di essere solidali con le solitudini dei bambini, con il senso di fatica o di spaesamento degli adulti, questo è il solo modo che abbiamo: investiamo, e non riteniamo una rinuncia, il tempo di un cliente nel regalarvi una storia.Gratuita, senza chiedere nulla. Se non di prenotare. I posti sono uno ogni dieci minuti, ci piacerebbe pensare che salirete con chi verrà a sentire la storia, ma se non lo farete non insisteremo, i treni sull’albero sappiamo che sono posti strani. Vi chiediamo solo di rimanere nel negozio, a guardare un libro, o a riposarvi facendo vagare lo sguardo fra le lavande fuori dalla finestra, perché dieci minuti di storia sono dieci minuti di condivisioni e anche perché legalmente non potremmo ospitare un bambino da solo (non chiedetecelo, per favore, nemmeno per il tempo di un caffè).

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Non avendo i tempi di una lettura si chiamerà Ti consiglio una storia tutta intera. E siccome serve un motivo serio per venire se avete una libreria nel vostro comune, ecco diciamo che questo è un Servizio di consulenza specializzata, e potete usarla come motivazione. Vorremmo che fosse chiaro che non vogliamo sovrapporci a nessun collega. Anzi se qualche giorno dopo vi verrà voglia di prendere quel libro nella libreria di fiducia che avete vicino a casa sarete andati due volte in libreria, possiamo solo pensare che questo sia bello. Qui Venite, Ascoltate, se volete prendete un libro altrimenti no, tenete questa consulenza per il Futuro perché voi siete il presente e il futuro: non chiediamo niente se non trovare un modo per starvi vicino. Anche altri giorni? Per ora il giovedì dalle 14,30 alle 18. poi vedremo.

Quindi ecco, il numero è 0438.072347, niente mail o whatsapp ma il buon vecchio telefono perché vicino a questo c’è il calendario per segnarvi, di persona, perché voci e persone ci piacciono e anche questo è mantenere un sistema di relazioni che con tanto virtuale viene liso dalla fretta apparente.Credo di avervi detto tutto, vado a scegliere nuovi libri. Emozionata come al primo giorno di scuola, anche solo a scrivervene, dopo un anno.

A presto passeggeri, mi brillano gli occhi al pensiero di vedervi,
Vera

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