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Dalla scena alla pagina: storie nel bosco

Giovedì 14 aprile – Si avvicina la data dell’ultimo spettacolo della rassegna Sabato a Teatro organizzata dal Teatro Nazionale di Genova: sabato 23 aprile andrà in scena, non su un palcoscenico ma in un bosco, Storie d’amore e alberi (tutte le informazioni per partecipare sul sito dell’evento). Il buffo protagonista ha un grande zaino sulle spalle e tante storie da raccontare. Tra queste anche quella di un piccolo giardiniere, determinato a seminare tanti tanti alberi. Lo spettacolo scritto da Francesco Niccolini e liberamente tratto dal libro di Jean Giono, L’uomo che piantava gli alberi, ci offre l’occasione di scoprire insieme altre storie dedicate al legame tra l’uomo e la natura. Ecco quindi alcuni titoli scelti per voi da Martina Russo della redazione di Andersen.

IL VOLO DI OSVALDO di Thomas Baas, Clichy | Che noia la vita di Osvaldo… il lavoro, la routine e solo un amico, l’uccellino Pio-Pio, che tra l’altro è sempre triste. D’altronde vivere in gabbia non è certo il massimo: Osvaldo cerca di tirarlo su comprando una pianta d’appartamento. Che sorpresa, però, quando al mattino ritrova una vera e propria giungla! Ma dov’è finito Pio-Pio?

IO ALBERO/IO BAMBINO di Sylvaine Jaoui, Lapis | Due semini dialogano tra loro, raccontando le trasformazioni a cui stanno andando incontro. Poco importa che siano destinati l’uno a diventare albero e l’altro bambino: le cose in comune sono più di quante non se ne possano immaginare.

IO SONO FOGLIA di Angelo Mozzillo e Marianna Balducci, Bacchilega | Un albo illustrato che unisce fotografia e illustrazione, raccontando le piccole contraddizioni, la voglia di essere altro e il desiderio di essere amati, anche nei più piccoli. Un invito a osservarsi e a raccontarsi, tra le mille forme che può assumere uno stato d’animo. Libro vincitore nel 2021 del Premio Andersen al miglior libro 0/6 anni e del Super Premio Andersen.

COME UN ALBERO di Maria Gianferrari e Felicita Sala, Rizzoli | Abbiamo davvero ta n te cose in comune con gli alberi: anche noi abbiamo un tronco, una corteccia, e linfa vitale. E come facciamo noi, anche gli alberi comunicano tra loro, in un modo mol to specia le. Una celebrazione della natura attraverso la poesia dei testi e delle illustrazioni (Felicita Sala ha vinto il Premio Andersen 2020 come miglior illustratrice dell’anno), in un perfetto dialogo tra linguaggi.

IL FIORE RITROVATO di Jeugov, Topipittori | Un vecchio burbero abbatte un albero nel giardino in cui tre bambini sono soliti giocare: perché mai un’azione così terribile? I bambini scoprono che nel passato l’uomo aveva tutt’altra indole e, con l’aiuto di semi, fiori e costanza, riescono a ribaltare la situazione. Un inno all’amicizia tra generazioni, che arricchisce e solleva. Il libro è tra i finalisti del Premio Andersen 2022 per il miglior libro senza parole.

IL GIARDINO CURIOSO di Peter Brown, Giralangolo | La città sa essere un posto molto triste: forse ci vuole un po’ di verde per ravvivare la situazione… Il giovane protagonista di quest’albo ce la mette tutta e, in men che non si dica, rende la sopraelevata dismessa un luogo pieno di colori. Un inno alla natura ispirato alla High Line di New York.

TOBIA di Timothée de Fombelle, San Paolo | Gli abitanti della grande quercia centenaria occupano l’albero seguendo rigide classi sociali: i più abbienti in alto e i più poveri in basso. È qui che finisce anche Tobia con i suoi genitori, dopo che la famiglia viene esiliata per una verità scottante rivelata da Sim, il padre. Tobia fugge e si ribella, trovando alleati fedeli nella resistenza clandestina.

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