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Aspettando Filò: tre domande a Sonia Maria Luce Possentini di Mara Pace

sonia maria luce possentini

Inaugura questa settimana, domenica 6 maggio, un piccolo festival di narrazioni per bambini, alla sua prima edizione. Filò, che proseguirà fino al 13 maggio, è promosso dai Comuni di Sarezzo e Gardone Val Trompia (Bs), dove si terranno gli incontri, i giochi, gli spettacoli e le letture, dentro e fuori dalle scuole, in collaborazione con le due Biblioteche, i Servizi Infanzia, il Treatro terrediconfine, il blog Occhi di Bimbo, il laboratorio Kosmo creativo e la libreria per ragazzi Orso Pilota.

filò festival

Tra gli ospiti ci saranno anche Guido Quarzo, Emanuela Nava, Sonia Basilico, Silvia Geroldi, Selena Bortolotto, Valentina Dal Mas e Sonia Maria Luce Possentini, che quasi un anno fa, a maggio del 2017, riceveva il Premio Andersen come miglior illustratrice dell’anno.

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Abbiamo colto l’occasione per chiederle che cosa ha significato per lei e per il suo lavoro questo riconoscimento.

L’Andersen, che ancora oggi sento addosso come un premio non solo importante ma non sperato, è stato per me un nuovo punto d’inizio, non di arrivo. L’attenzione verso il mio lavoro è sicuramente aumentata. Quando succede, c’è il rischio di fermarsi, bisogna sempre porsi nuove domande e io lo faccio dai tempi in cui Walter Fochesato mi disse: “Sei tutta qui?” Fu sicuramente una provocazione, ma ne avevo bisogno: mi ha spinto a sperimentare e quindi a non fermarmi.

Questo significa che farò errori, sperimenterò, affonderò il naso su tecniche altre, cercherò nuovi mezzi espressivi, ascolterò sempre di più il mio tempo. Un artista è tale, o diventa tale, se dichiara, denuncia, smuove all’interno del proprio tempo, altrimenti è mera decorazione.

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Dora e il gentilorco, Valentina edizioni

Dora e il gentilorco, Valentina edizioni

Qual è la tua idea di incontro con i ragazzi?

Amo il dialogo diretto. E se posso esprimere un desiderio, vorrei che i laboratori fossero concepiti come atelier espressivi con una durata diversa rispetto al tempo consueto, perché un’ora e mezza, due, non saranno mai sufficienti per la mia idea di atelier espressivo né per trasmettere la pazienza e la disciplina che servono per ottenere risultati. Quando posso, cerco di organizzare un vero e proprio ciclo d’incontri, come successo nelle scuole di Medolla in provincia di Modena: un’esperienza molto importante sostenuta dalla Biblioteca, dalle insegnanti e dai genitori; dieci incontri che hanno portato i bambini a capire l’importanza del disegno, del taccuino e del colore. Ma sono consapevole che si tratta di esperienze molto rare.

Il programma di Filò abbraccia diverse forme di narrazione, dalla lettura al teatro. Quali altri linguaggi entrano nelle tue tavole?

La fotografia e il cinema sono sicuramente linguaggi che amo e che in modi diversi entrano nel mio lavoro. Non sono una fotografa in senso purista: amo lo scatto legato al quotidiano, privilegio la provincia e la sua lentezza, cerco un mondo fermo, questo sì. Con la fotografia raccolgo idee, progetto narrazioni mie personali, ho un archivio di anni, trenta e forse più. Mi è sempre piaciuta la stampa in camera oscura, sempre portata ad un eccesso di sperimentazione. Non avendo mezzi economici adeguati m’inventavo deformazioni ottiche solo attraverso lo sviluppo delle pellicole.

Sono intime relazioni che compio per me stessa. Che poi alcune finiscano nei mie racconti per immagini penso sia naturale.

Il volo di Sara

Il volo di Sara (Fatatrac)

E per quanto riguarda il cinema, be’, sono sicuramente legata a un certo neorealismo. Mi sento vicina a un linguaggio fatto forse di “eccesso di verità”. Ma è la luce che mi aiuta a rischiarare l’oscuro, ed è grazie a lei – la luce e tutte le sue gradazioni di sfumature – che posso assimilare il mio sentimento poetico e dargli forma attraverso il lavoro che svolgo.

Sonia Maria Luce Possentini, durante Filò – festival di narrazioni per bambini, incontrerà alcune classi di scuola e giovedì 10 maggio (ore 17) sarà ospite presso la libreria Orso Pilota per una merenda aperta a tutti; una formula che si replica anche venerdì 11 (ore 17) con Guido Quarzo ed Emanuela Nava. In programma ci sono pomeriggi di gioco, laboratori e spettacoli teatrali, laboratori di pratiche filosofiche per genitori e figli (dai 10 anni) e, per gli adulti, un incontro sulle tecniche di lettura da alta voce con Sonia Basilico (sabato 12 maggio, ore 10).

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