Premio Andersen 2023: miglior albo illustrato La quarantaduesima edizione

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Le caramelle magiche di Heena Baek – trad. di Dalila Immacolata Bruno, Terre di Mezzo

Per una narrazione fantastica a misura di bambino, che sa divertire e commuovere, e dove la magia diventa occasione per interrogarsi sulle parole che ci scambiamo ogni giorno, sulle relazioni con chi ci sta accanto, con chi non c’è più, con chi ancora non abbiamo incontrato. Per l’originalità delle immagini, veri e propri mondi costruiti dall’autrice per immergere il lettore in un racconto d’amicizia, incanto e coraggio.

La recensione di Mara Pace su Andersen n. 399 (gennaio-febbraio 2023):
Heena Baek, artista coreana, ha ricevuto l’Astrid Lindgren Memorial Award nel 2020, e questo autunno arriva per la prima volta in Italia un suo albo illustrato. Quasi tutti i libri dell’autrice nascono da sculture e scenografie tridimensionali, realizzate a mano e fotografate da lei stessa, con grande attenzione alle luci e alle inquadrature. Il risultato è tanto sorprendente che molti anni fa a Bologna comprai il suo libro di esordio nell’edizione coreana, che conservo ancora: il testo non posso comprenderlo, né oggi né allora, ma le immagini parlano da sole, e narrano la storia di un pane preparato impastando le nuvole; un pane che riesce a far volare chi lo mangia. Il potere magico del cibo torna anche ne Le caramelle magiche, titolo del 2017 oggi tradotto da Dalila Immacolata Bruno per Terre di Mezzo. Il bambino protagonista, Dong-Dong, si presenta nel frontespizio con una dichiarazione, netta e definitiva: “Io gioco da solo”. Quando entra in negozio per comprare un nuovo sacchetto di biglie, si ritrova in mano un pacchetto di caramelle. Una volta a casa ne assaggia una e scopre il loro potere magico: fanno parlare oggetti, animali e persone. Il primo a prendere la parola è il divano, che protesta e si lamenta, strappandoci una risata mentre le parole invadono la pagina; poi è il turno del cane, del padre e della nonna che non c’è più: tutti incontri dove l’umorismo si mescola alla commozione davanti a scoperte inattese. Con il cane e il padre ci sono infatti problemi di comunicazione, che fanno credere a Dong-Dong di non essere amato, ma tutto cambia quando riesce a condividere i pensieri, e finalmente può sentire e comprendere l’altro. Le ultime caramelle rimaste nel sacchetto spingono il bambino a tornare nel parco, al punto di partenza, per un ultimo incontro. La cura che Heena Baek riserva alla composizione della pagina, alla costruzione dei suoi personaggi e delle ambientazioni (rifacendosi alla tecnica dello stop-motion) non la distrae in alcun modo dalla scrittura, né dal lettore bambino, per il quale l’albo è stato evidentemente pensato e progettato. Le caramelle magiche è un libro che narra la difficoltà di stabilire un contatto reale e profondo con l’altro, una storia che incanta con immediatezza e profondità, umorismo e dolcezza. E speriamo di vedere presto pubblicato in Italia anche il libro successivo di Heena Baek, una sorta di prequel dov’è protagonista il cane di Dong-Dong. 

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