Premio Andersen 2018: Le scelte della Giuria Premio Andersen 2018

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Osservando i vincitori della trentasettesima edizione del Premio Andersen – annunciati dopo un anno di letture, recensioni e analisi – emerge subito un dato significativo: a vincere quest’anno è il potere delle immagini. Accanto all’opera complessiva dell’illustratrice dell’anno Arianna Papini, troviamo infatti albi senza parole, ai quali da quest’anno è dedicata una sezione specifica del premio; libri di divulgazione che raccontano la fotografia; romanzi tradotti con illustrazioni italiane; libri fatti ad arte che celebrano la forza emotiva del colore. Anche la scrittrice dell’anno, Susanna Mattiangeli, dialoga spesso con le immagini all’interno dell’albo illustrato.

LIBRI SENZA PAROLE

Dopo i romanzi a fumetti, categoria introdotta nel 2014 per rispondere a una tendenza in forte crescita, dal 2018 verrà assegnato un premio anche ai libri senza parole. L’editoria per ragazzi è un settore articolato, in continua trasformazione, e il Premio Andersen ne registra anno dopo anno l’evoluzione. I libri senza parole, o silent book, sono albi che affidano la narrazione delle storie alla forza comunicativa delle immagini, si rivolgono a tutte le fasce d’età e possono essere anche molto complessi e raffinati, richiedendo una competenza alta nella lettura delle illustrazioni e del testo che vi è sottinteso. Un testo invisibile, ma non inesistente, tanto che può essere firmato da un autore diverso, come succede in Professione coccodrillo (Topipittori), albo silenzioso di Giovanna Zoboli illustrato da Mariachiara Di Giorgio che riceve il Premio Andersen al Miglior libro senza parole. Una storia quotidiana e sorprendente, scomposta in piccoli quadri dal ritmo perfetto; un caso esemplare di libro silenzioso. È senza parole anche il Miglior libro mai premiato, un titolo pubblicato per la prima volta in Svizzera nel 1978 e subito tradotto dalla Emme edizioni di Rosellina Archinto: Un giorno nella vita di Dorotea Sgrunf di Tatjana Hauptmann è tornato in libreria questa primavera grazie a LupoGuido, nuovo marchio editoriale dedicato all’albo illustrato di qualità. Un terzo silent book lo troviamo infine nella categoria Miglior albo illustrato, quest’anno vinta da ’45 (Orecchio Acerbo) di Maurizio A.C. Quarello, un libro che racconta la fine della guerra, e lo fa in silenzio, amplificando le paure, le emozioni, gli agguati, l’attesa, la gioia.

RACCONTARE LA STORIA

Quello narrato tra le pagine mute di ’45 è un capitolo importante della nostra storia: l’inverno e la primavera che precedono la Liberazione. Un passato che deve essere tramandato alle nuove generazioni, senza retorica, perché solo così può lasciare un segno nel nostro presente. Alla costruzione e alla difesa della memoria, in particolare rispetto al tema della Shoah, lavora da ormai molti anni Matteo Corradini, premiato come Protagonista della Cultura per l’Infanzia. Curatore di una recente traduzione del Diario di Anne Frank, è autore di romanzi e di testi teatrali, scrive per ragazzi e li incontra nelle scuole. Il suo ultimo viaggio per il Giorno della Memoria, in oltre quaranta tappe, è durato più di un mese e ha toccato città italiane ed europee, grandi e piccole.

La Storia è protagonista anche del progetto scelto dalla giuria per il premio alla Miglior collana di narrativa di quest’anno: Rivoluzioni, a cura di Teresa Porcella per Libri Volanti, comprende ad oggi quattro titoli: il primo dedicato alla Rivoluzione Francese, e a seguire la rivoluzione russa, la rivoluzione messicana e, infine, una rivoluzione sociale: quella che ha portato alla legge sul divorzio in Italia nel 1974. I primi quattro volumi, dove s’incontrano con grande naturalezza narrazione e divulgazione, sono illustrati da Otto Gabos, con testi di Marcello Fois e Alberto Masala, Janna Carioli, Beniamino Sidoti e Patrizia Rinaldi.

I romanzi di Guido Sgardoli, miglior scrittore dell’anno nel 2009, nascono dall’incontro tra personaggi credibili, trame anche molto articolate e un’attenta ricostruzione del contesto storico e geografico. L’isola del muto (San Paolo), che riceve quest’anno il premio al Miglior libro oltre i 15 anni, è un racconto corale che attraversa un secolo e mezzo di Storia, dal 1816 al 1966, seguendo le vicende dei personaggi che hanno abitato sullo Scoglio norvegese in faccia a Horendal.

Il viaggio del Premio Andersen attraverso la Storia si conclude tornando al secondo conflitto mondiale, come in ’45 di Maurizio A.C. Quarello, ma spingendosi oltre confine per incontrare La guerra di Catherine (Mondadori) di Julia Billet, illustrato da Claire Fauvel che vince la categoria dedicata al Miglior libro a fumetti; un’opera convincente, capace di raccontare il passato con voce autentica e vicina, a un ritmo serrato e avvincente.

PERSONAGGI FEMMINILI, TRA SCIENZA E AVVENTURA

La giovane protagonista de La guerra di Catherine, aspirante fotografa in fuga dalla persecuzione nazista, non è l’unico personaggio femminile narrato dai vincitori del Premio Andersen di quest’anno. Tra le pagine di Victoria sogna di Timothée de Fombelle, che nell’edizione italiana pubblicata da Terre di Mezzo si arricchisce delle illustrazioni di Mariachiara Di Giorgio, troviamo le grandi avventure sognate da una lettrice onnivora, che deve però misurarsi anche con le difficoltà attraversate dalla sua famiglia.

Allontanandoci dai territori della finzione, approdiamo alla Miglior collana di divulgazione: Donne nella scienza, inaugurata nel 2003 da Editoriale Scienza e oggi rinnovata nel formato e nella grafica, raccoglie le biografie di studiose che hanno lasciato un segno importante –dall’astrofisica Margherita Hack fino a Sofia Kovalevskaja, matematica russa – narrate e illustrate da grandi nomi della letteratura italiana per ragazzi.

FOTOGRAFIA E GRAFICA

Tra i libri vincitori, ce ne sono due che hanno in copertina una macchina fotografica portata a tracolla: quella di Rachel (vero nome di Catherine) e quella di Tillie, protagonista di Lost&Found (Feltrinelli) di Brigit Young, Miglior libro oltre i 12 anni, dove l’obbiettivo fotografico diventa strumento d’indagine e invita a riflettere sugli spazi personali, la condivisione e la riservatezza. Al tempo stesso, come in Victoria sogna, il romanzo narra una storia di legami familiari, di silenzi e incomprensioni tra figlie che stanno crescendo e padri che attraversano un periodo di difficoltà.

Al linguaggio fotografico, argomento poco presente sugli scaffali dei ragazzi, è dedicato Guarda (Contrasto) di Joel Meyerowitz, che vince quest’anno il premio al Miglior libro di divulgazione. E al confine con la fotografia troviamo la grafica, che assume un ruolo molto importante in Colorama (Ippocampo) di Cruschiform, campionario dei colori e delle sfumature, felicemente sospeso tra accurato rigore e libertà fantasiosa, scelto dalla giuria di quest’anno come Miglior libro fatto ad arte.

LIBRI IN CAMMINO

I bambini hanno domande grandi e perciò nei libri destinati a loro troviamo spesso storie che riflettono sui grandi temi dell’esistenza, sul diventare grandi e sul ciclo della vita. Passo davanti (Coccole Books) di Nadine Brun-Cosme e Olivier Tallec, premiato come Miglior libro 0-6 anni, è una metafora del percorso che, insieme agli altri, grandi e piccoli, affrontiamo per crescere, senza però tradire ciò che siamo nel profondo.

Sai fischiare, Johanna? (Iperborea) di Ulf Stark, pubblicato nella nuova e preziosa collana “Miniborei”, narra l’incontro tra generazioni diverse, ai due estremi opposti della vita, lontani e vicinissimi. Anche il Premio Speciale della Giuria, quest’anno assegnato a Il buon viaggio (Carthusia) di Beatrice Masini, illustrato da Gianni De Conno (1957-2017), ci invita a camminare, a percorrere strade, a crescere e ad affrontare la vita. Un libro, questo, che è diventato una sorta di testamento artistico e spirituale di un grande illustratore italiano, venuto a mancare troppo presto e al quale si rende omaggio con questo riconoscimento.

GLI AUTORI DELL’ANNO

Come ogni anno, vengono premiati anche gli autori, per la loro opera complessiva. Il Miglior illustratore dell’anno è Arianna Papini, per la costante originalità di un segno elegante e colto ma, al tempo stesso, vivissimo e cordiale. Susanna Mattiangeli è invece la Miglior Scrittore dell’anno, per la qualità di una scrittura che racconta con autenticità il mondo dei bambini, senza mai dimenticare la lezione di Gianni Rodari, nel suo perfetto equilibrio tra fantastico e realtà.

EDUCAZIONE AL DIGITALE

Il portale Mamamò.it, che riceve il premio al Miglior progetto digitale, è uno spazio educativo e divulgativo che nasce nel 2012 dall’idea di Roberta Franceschetti ed Elisa Salamini per offrire una guida agli adulti (genitori, insegnanti, educatori, bibliotecari, professionisti dell’editoria) che guardano con curiosità alla produzione digitale per bambini e ragazzi. Su questo portale possono davvero “farsi un’idea”, trovare indicazioni precise e oneste, recensioni e approfondimenti, che diventano strumento per orientarsi e capire.

PROMOZIONE DELLA LETTURA

Il Premio Andersen dedica infine attenzione all’impegno degli operatori del settore nella promozione della lettura. Accanto a Matteo Corradini, Protagonista della Cultura d’Infanzia, vengono così premiate Nelfrattempo, punto prestito e sala studio della Biblioteca Comunale di Città di Castello, come biblioteca per ragazzi dell’anno; e la Libreria Miranfù di Trani (BT), che riceve il Premio “Gianna e Roberto Denti” alla libreria per ragazzi dell’anno promosso da AIE-Associazione Italiana Editori e Andersen.

 

La giuria del PREMIO ANDERSEN 2018 è composta dalla direzione della rivista ANDERSEN (Barbara Schiaffino, Walter Fochesato, Anselmo Roveda), lo staff redazionale di ANDERSEN coordinato da Martina RussoPino Boero (Università di Genova), Mara Pace (giornalista), Anna Parola (Libreria dei Ragazzi di Torino), Caterina Ramonda (blog Le Letture di Biblioragazzi), Vera Salton (Libreria Il Treno di Bogotà di Vittorio Veneto), Carla Ida Salviati (studiosa di storia dell’editoria e letteratura per l’infanzia) e, per la categoria “libro a fumetti”, Enrico Macchiavello (illustratore e fumettista).

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